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È arrivata da pochi minuti una delusione storica per il calcio italiano: la nazionale di calcio, dopo la mancata partecipazione ai mondiali di Russia nel 2018, non ci sarà neppure a Qatar 2022.

Dopo il secondo posto nel girone di qualificazione, gli azzurri sono stati eliminati nella semifinale dei play-off dalla Macedonia del Nord, passata in vantaggio nel recupero con una rete da fuori area.

Eliminazione emotivamente devastante per il calcio italiano, fuori dalla competizione mondiale con tanti rimpianti.
Negli ultimi giorni la lente di ingrandimento era stata puntata verso il Portogallo di Ronaldo, arrivato in finale dopo a discapito della Turchia, ma la formazione di Mancini doveva prima passare il turno contro la nazionale dell’ex Lecce Nikolov.

Ciò non è avvenuto e tra le varie cause del fallimento c’è un pizzico di arroganza.
Un termine utilizzato dal presidente Saverio Sticchi Damiani in un pensiero pubblicato su Facebook.

”Non ho visto la partita perché sapevo che se invece di pensare alla Macedonia parli del Portogallo, con il Portogallo non ci giocherai mai. Penso al mio Lecce e penso che anche nelle amichevoli precampionato contro i boscaioli non ho mai dato nulla per scontato. Ho scoperto in questi giorni che l'umiltà non va più di moda, bisogna essere arroganti per vincere ...ah già arroganti!  Che pazienza, Lecce mio, ma per te  sopporto tutto.”

Il numero uno dei giallorossi nel commentare l’eliminazione degli azzurri si è tolto qualche sassolino dalla scarpa anche in ottica Lecce, concentrandosi su due parole: umiltà e arroganza.

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