header logo

Rodolfo Vanoli, ex difensore del Lecce dal 1983 al 1989, ha parlato ai nostri microfoni, raccontando le emozioni che ha vissuto nel sostituire in campo una leggenda come Lorusso e dicendo la sua anche su Baroni e sull’avvio di campionato del Lecce. Il classe ’63 è stato acquistato dall’allora ds Cataldo dopo l’incidente stradale che ha portato via le due leggende giallorosse. 

Ecco di seguito le sue parole:

LORUSSO E PEZZELLA – “Penso che nella vita accadano delle cose che facciano sempre riflettere. Il Lecce stava venendo a giocare a Varese, a due passi da casa mia. È strano che Cataldo poi abbia preso me, proprio dal Varese, sicuramente ha inciso Fascetti, che mi conosceva avendomi allenato. Quando arrivai lo spogliatoio era distrutto, al di là della perdita dei due giocatori è stata la perdita di due uomini importanti. Con il passare del tempo ho capito l’importanza e la forza di queste due persone ed all’inizio non è stato facile. Io ho cercato di dare lo stesso amore che loro davano per questa maglia. Quando giocavo con la numero 2 e sentivo lo stadio dedicare i cori a Lorusso e Pezzella percepivo davvero sensazioni incredibili”. 

LECCE – “Il Lecce lo seguo sempre perché fa parte di me, è la mia seconda pelle. Sono molto contento per Marco, che è un caro amico e che è stato un compagno di squadra importante. Inizialmente erano partiti un po’ così, io ho anche detto che era prematuro non essere contenti di questa situazione anche perché conosco bene la società, conosco il presidente che ha un amore smisurato per questo club, e poi Corvino è un fuoriclasse e su questo non si discute”. 

BARONI – “Lui era un calciatore molto intelligente, sapeva che quando mi allungavo sulla fascia poteva seguirmi, la palla gli sarebbe arrivata dove voleva. Ho ancora in mente il gol contro il Napoli, con il mio cross  ed il suo grande colpo di testa. L’anno dopo dovevamo andare insieme a Napoli e Marco firmò subito, ma a me saltò la trattativa e non se ne fece più nulla. A me non importò più di tanto alla fine, perché per me Lecce era tutto”. 

CORVINO – “Conosco bene come lavora Corvino, lui sa scegliere i giovani importanti. Ricordo che quando allenavo l’Olimpia Lubiana seguiva Zajc, quando ero al Koper seguiva Stulac che ora è all’Empoli. Lui ha sempre cercato giocatori di qualità, perché quella viene fuori. Il Lecce ha ragazzi interessanti e di prospettiva ma con Corvino questo è naturale, non mi stupisce”. 

SERIE B - "Il Pisa mi piace molto perché ha un organico consolidato, il Brescia ha fatto un’ottima squadra, queste due arriveranno fino in fondo. Il Crotone è una delusione, mi sembra strano trovarlo così in basso. Credo anche che Cremonese, Benevento e Frosinone arriveranno in alto”.

PRESENTE – “Ho fatto la risoluzione contrattuale con il Koper, avevo una bella opportunità in Serie A da collaboratore ma poi è svanita. Ora mi sono fermato un attimo alla ricerca di una nuova avventura”. 

LEGGI ANCHE: Ciro e Michele, leggende eterne dal cuore giallorosso

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"