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È particolarmente attuale, purtroppo, in Italia, il tema del razzismo negli stadi.

Dopo i fatti accaduti in Fiorentina-Napoli, con gli insulti a Koulibaly, e Atalanta-Fiorentina, con le frasi di discriminazione contro Vlahovic, il calcio italiano ha deciso di muoversi con decisione per contrastare questi avvenimenti vergognosi.

Come riportato da Calcio e Finanza, l’obiettivo della FIGC di adoperare la mano pesante contro il razzismo negli stadi potrebbe incontrare sin da subito qualche ostacolo. Secondo il Mattino, nel corso della riunione della commissione corporate social responsability della Serie A sui provvedimenti da adottare, è emerso il problema della privacy per quanto riguarda l’espulsione dei razzisti da tutti gli impianti italiani.

Il nodo consiste nello studiare un modo con cui le società possano comunicare alle altre i dati dell’eventuale soggetto da sanzionare, senza violare i diritti della privacy della persona in questione. La commissione è stata aggiornata al mese prossimo, e in questo lasso di tempo si lavorerà per trovare una soluzione al problema.

In ogni caso, la commissione ha adottato un primo documento di comunicazione univoca e condivisa da parte di tutti i 20 club di Serie A: nel caso in cui avvenga un episodio razzista, uscirà una comunicazione uguale di condanna da parte di tutte le società.

Ciò è accaduto già in passato, quando la Fiorentina ha voluto, tramite una nota ufficiale, “esprimere la più ferma e dura condanna per questi episodi” scusandosi verso le “vittime di cori vergognosi e intollerabili”.

La viola fece capire di avere l'intenzione di vietare a vita l'ingresso allo stadio ai responsabili una volta identificati e aggiunge auspicando ''medesimo impegno da parte di tutte le società, così come l'applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti.

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