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36 presenze e 2 gol. Dovessimo analizzare soltanto questi numeri, diremmo che la prima stagione in Serie A di Lameck Banda è stata deludente. 

Il classe 2001, in realtà, è partito solo 16 volte dal primo minuto, mentre in tutte le altrre occasioni è entrato a partita in corso, per dare una scossa o, meglio, un’accellerata delle sue.

Per la prima volta lo abbiamo visto contro l’Inter, in quell’ormai famoso 13 agosto. Era appena arrivato, non conosceva una parola di italiano ed a malapena aveva imparato il nome dei suoi compagni di squadra, eppure sembrava già integrato, dentro il progetto Lecce. Puntava gli avversari, spostava il pallone e sembrava libero mentalmente, al contrario di altri ragazzi che soffrivano la pressione della prima stagione nel massimo campionato italiano.

A Napoli, ad esempio, ha fatto letteralmente impazzire Di Lorenzo, il capitano della squadra poi Campione d’Italia, che ad un certo punto ha iniziato a ricorrere alle cattive maniere per provare a fermarlo.

Sembrava che tutto stesse andando nel verso giusto ma, quasi nella metà esatta del torneo, Banda ha perso quella brillantenza che lo ha caratterizzato nella prima parte. Baroni lo ha utilizzato con il contagocce, soprattutto nel finale quando l’inerzia della sfida era ormai immodificabile.

Il gol alla Sampdoria è stato l’unico sussulto di quel periodo, un momento di gioia durante un ambientamento che è risultato complicato qualche mese dopo il suo arrivo.

Il finale di stagione, però, ci ha fatto capire una cosa, che abbiamo poi deciso di scrivere anche nel titolo: la prossima stagione sarà quella giusta per Lameck Banda. Ne siamo convinti perché in queste ultime gare è ritornato il giocatore ammirato nella prime partite ed è sembrato anche più maturo, nelle scelte e nelle giocate.

Deve ancora migliorare l’ultimo passaggio, la giocata decisiva, quella che mette in porta il compagno, ma adesso le sue accellerazioni si tramutano spesso e volentieri in azioni pericolose ed anche in fase difensiva ha imparato a dare una mano al terzino di turno.

Con un anno in più di Serie A sulle spalle e facendo tesoro di tutti gli insegnamenti di questa stagione, nella prossima annata il classe 2001 può davvero regalare numerose gioie ai supporters salentini, che già alzano i decibel non appena lo zambiano riceve palla.

Il Lecce ha compiuto un investimento importante per portarlo nel Salento ed avrà senza dubbio la pazienza di aspettare un giocatore con colpi e potenzialità ancora tutte da scoprire. 

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