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Ci sono state un paio di decisioni arbitrali controverse in Inter-Lecce, ovvero il fallo di mano di Gonzalez da cui è nata la punizione dell'1-0 ed il mancato rigore per i giallorossi con protagonista Carlos Augusto. In entrambe le situazioni, tutti i moviolisti sono d'accordo: all'Inter non doveva essere assegnata la punizione, mentre è stata giusta la on field review per annullare il penalty a favore dei salentini.

Per Luca Marelli è stato un abbaglio: giusto annullarlo

È un abbaglio grosso di Marcenaro, che si è fidato dell'istinto: è stato bravo nel vedere il tocco di braccio se vogliamo, che però non è punibile. È stato chiamato subito al monitor, il braccio era dietro la schiena e il tocco c'è ma non può essere considerato punibile: aumenta il volume del corpo, ma è in una posizione naturale. Fosse stato il braccio davanti al corpo, sarebbe stato diverso.

Il designatore Rocchi approva la decisione arbitrale

Sul campo l'arbitro Marcenaro aveva visto un fallo di mano netto, dunque calcio di rigore, tuttavia è stato richiamato al monitor dal VAR Maggioni. Per il designatore Rocchi la decisione finale è giusta. 

Arbitro Marcenaro

L'ex arbitro è stato ospite di DAZN in OPEN VAR, trasmissione in cui vengono analizzati gli episodi arbitrali inerenti alla giornata precedente. Durante il commento al fallo di mano di Bani contro la Juve, Rocchi ha risposto brevemente ad un'apposita domanda su quanto accaduto a San Siro.

Il fallo di mano è la cosa più complessa per gli arbitri perché è sempre un'interpretazione soggettiva. Braccio largo rigido (nel caso di Bani vs Juventus) è rigore sempre, mentre non è facile catalogare tutti gli episodi nella stessa maniera. Non è possibile catalogare tutte le decisioni alla stessa maniera. Il mano di Carlos Augusto? Non era assolutamente rigore.

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