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Il Lecce torna al Via del Mare, sabato alle 14.00 ed affronterà l’Alessandria, neopromossa nel campionato cadetto.

Si assisterà ad una partita tra due squadre certamente “deluse” dall’inizio del campionato; una partenza lenta per il Lecce, molto lenta per gli uomini di mister Longo, compagine che nonostante buone prestazioni non ha messo punti in classifica. 

Lecce ed Alessandria sono due formazioni che almeno sulla carta hanno da raggiungere obiettivi diversi; se il Lecce con una formazione completa in tutti i reparti e, fatto salvo il periodo di assestamento, insegue qualcosa di ambizioso, gli ospiti, appena approdati in B, cercano una stagione che possa essere all’insegna della tranquillità.

QUI LECCE
Nella formazione giallorossa sono tutti a disposizione (a parte Dermaku), quindi il tecnico Marco Baroni non avrà che l’imbarazzo della scelta nel far ruotare coloro che reputa in uno stato di forma, sia fisico che mentale, più idonei.

Dopo la convincente prova contro il Benevento, nella quale il Lecce si è distinto per capacità, organizzazione e intensità, c’è da cancellare quello “zero” alla casella dei gol segnati su azione. 
Ricordiamo che il Lecce ha siglato una sola rete ma su rigore, contro il Como. Non vogliamo sminuire il gol messo a segno da Coda ma va da sè che i giallorossi possono e devono segnare più gol, possibilmente senza subirne, se vogliono risalire la classifica, perché il tempo e le giornate scorrono e nessuno li aspetterà più.
 

Sarà il 4-3-3 il sistema di gioco con cui il Lecce affronterà l’Alessandria, è il punto di partenza, e Baroni già in questa occasione avrà l’opportunità di incidere mettendo mano alla panchina, non solo per ciò che riguarda il risultato immediato ma anche tenendo conto delle tre partite in sette giorni da affrontare.


QUI ALESSANDRIA
La formazione guidata da Moreno Longo, neopromossa, sta vivendo un abbrivio di campionato complicato.
I piemontesi scendono nel Salento con l’obiettivo di incamerare i primi punti in classifica, cancellare lo zero ed iniziare la loro marcia verso posizioni in graduatoria più tranquille.
 

È una formazione che schiera alcuni tra i protagonisti della stagione scorsa (vittoriosa) ed innesti di categoria come Palombi, Marconi, Corazza, Brucini ed altri.
Il 3-4-3 di mister Longo prevede una costruzione dal basso, cerca il possesso palla per innestare i tre davanti attraverso le imbucate dei centrocampisti. I “grigi” stanno pagando il “gap” della nuova categoria ma l’idea di gioco c’è e non dovrebbe essere snaturata neanche al cospetto del Lecce.

CONSIDERAZIONI
Il Lecce affronterà una squadra vogliosa, “incazzata” che vorrà dare risposte al suo allenatore.

I giallorossi avranno la possibilità di replicare la buona prestazione di Benevento ma dovranno avere la cattiveria agonistica giusta senza pensare, neanche per un momento, di poter essere superiori agli avversari sol perché si chiamano Lecce. Ancora una volta e chissà per quante altre nell’arco del torneo, probabilmente si affronterà una squadra chiusa, ben compatta che mirerà ad intercettare tutte le linee di passaggio dei salentini; bene, sarà l’occasione per dimostrare di essere cresciuti dal punto di vista tecnico e del palleggio, senza scomporsi, mantenendo stretti i reparti e nello stesso tempo portando pericoli agli avversari. La superiorità a centrocampo da parte dell’Alessandria potrà essere un ostacolo da dover superare, ci vorrà  grande concentrazione e letture corrette delle situazioni che si verranno a creare. Come sappiamo, una partita di calcio vive di momenti ed episodi, a favore e contro. Bisognerà fare in modo da “nascondere” i momenti no, subendo quanto meno possibile e ottimizzando in maniera esponenziale le situazioni a favore che la partita fornirà.

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