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È inutile nascondersi. Quella di questa sera per il Lecce e per Marco Mancosu sarà una partita particolare. Se non altro perché dopo 5 anni di battaglie vissute fianco a fianco, spesso con una fascia di capitano al braccio a sancire un legame ancora più forte, sarà dura ritrovarsi avversari, provando a sconfiggersi per inseguire i propri obiettivi.

Mancosu questa estate è voluto andare via, sebbene la società ed il tecnico non lo avessero inserito nella lista dei partenti. L’ex capitano giallorosso aveva finito gli stimoli e forse quel rigore sbagliato contro il Venezia nel ritorno della semifinale play off rimbombava ancora nella sua testa ogni volta che indossava la maglia giallorossa.

Nuova città, nuova vita, qualche responsabilità in meno e tanta voglia di farsi amare altrove. Lecce ed il Lecce sono rimasti spiazzati da questa scelta, ma l’hanno accettata di buon grado, al di là dell’utilizzo dei social e dei messaggi di commiato che lasciano sempre spazio a qualche polemica mista a dubbi irrisolti.

È andata così. Poteva finire meglio ma nel calcio le favole non esistono, perché a contare sono i risultati e quando non arrivano la colpa è sempre di qualcun altro.

Mancosu oggi scenderà in campo. Guarderà il settore ospiti e ripenserà a quando lo ha fatto esplodere di gioia con la sua doppietta solo due anni fa. Poi saluterà i suoi compagni, alcuni di questi hanno scritto insieme a lui pagine indelebili della storia del calcio leccese, ed infine si posizionerà al suo posto, nella porzione di campo affidatagli.

L’arbitro fischierà e la partita avrà inizio. Per 90 minuti il Lecce sarà un avversario da battere, poi chissà, forse tutto quello che è stato tornerà ad essere più importante della sfida di questa sera. 

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