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Ferrovie Sud Est (FSE), la compagnia ferroviaria che opera nel Salento, sembra aver tradito le promesse fatte riguardo all’officina di manutenzione degli autobus a Lecce. Nonostante gli impegni presi dall’amministratore delegato Giorgio Botti, l’officina è stata chiusa lo scorso febbraio, causando disorganizzazione e problemi sia per gli utenti che per i lavoratori.

A ottobre, Botti aveva assicurato alla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, e ai rappresentanti sindacali che l’azienda avrebbe collaborato con ditte locali per la manutenzione tempestiva dei mezzi. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Ecco alcuni fatti che confutano gli impegni presi:

  1. Mezzi obsoleti: FSE ha collocato nella zona di Lecce gran parte dei mezzi più vecchi e malconci della propria flotta. Questi veicoli hanno accumulato molti chilometri e richiedono manutenzione urgente. La ragione di questa scelta sarebbe l’assenza di un’autofficina in grado di gestire tutte le tipologie di mezzi FSE nella provincia di Lecce.
  2. Chiusura dell’officina: Nonostante le promesse, l’officina leccese è stata chiusa. Di conseguenza, i mezzi e gli autisti devono percorrere distanze considerevoli per raggiungere le officine automobilistiche FSE a Brindisi e Taranto. Questo comporta sprechi di risorse economiche e ritardi nei servizi di manutenzione.

La situazione sta mettendo a dura prova sia i conducenti che gli utenti. I sindacati sono preoccupati per la perdita di circa 30 posti di lavoro e chiedono interventi immediati da parte delle autorità regionali e locali per tutelare il territorio e l’occupazione. Nonostante le sfide, è importante trovare soluzioni efficaci per garantire un servizio di manutenzione adeguato e tempestivo per i mezzi FSE nel Salento. 🚆

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