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La partita di Sabato pomeriggio alle 15 è la sfida più importante della nostra storia recente, inutile girarci intorno. Il Lecce affronterà uno Spezia ancora affamato di punti e voglioso di dimostrare all’intero torneo di meritare un piazzamento play off. La squadra di Marino ha bisogno di non perdere per essere sicura di giocarsi la Serie A negli spareggi promozione ma, siamo certi, non proverà solo a difendersi. Il modulo offensivo del tecnico siciliano, misto alla qualità degli interpreti spezzini, potrebbero creare non pochi grattacapi a Mancosu e compagni che, dal canto loro, hanno l’assoluta necessità di conquistare il successo casalingo. I liguri fuori casa non hanno sempre fornito grandi prestazioni, ma hanno bloccato le prime della classe, perdendo solo all’“Adriatico” di Pescara. Il 1 Maggio, infatti, la compagine bianconera ha fermato il Palermo in casa, pareggiando 2 a 2 una gara che meritava di vincere per la qualità di gioco espressa. La velocità di Gyasi ed Okereke e la grande fisicità di Galabinov rappresentano reali pericoli per le difese avversarie. Qualche settimana fa, invece, Terzi e compagni hanno trionfato a Benevento, fornendo una super prestazione e dando vita ad una partita bellissima e aperta fino all’ultimo minuto di gioco. Anche al  “Rigamonti”  di Brescia la formazione del Presidente Volpi  ha dato battaglia, ottenendo un buon punto su di un campo quasi impossibile da espugnare. Non abbiamo fatto questo riepilogo di risultati per aumentare l’ansia che già crediamo sia alle stelle. Nessuno, però, deve pensare che la partita di Sabato sia semplice o, peggio, che lo Spezia si presenterà nel Salento pronta a giocare il ruolo di vittima sacrificale. I liguri propongono calcio ed hanno calciatori rapidi e tecnici, ragion per cui servirà un Lecce perfetto per vincere questa importante sfida. Lo Spezia non alzerà un muro invalicabile ma proverà a giocarsela, come ha fatto dovunque. La banda di Liverani dovrà avere la pazienza delle grandi squadre, aspettando il momento giusto per colpire. Sappiamo bene cosa significherebbe battere il nostro prossimo avversario, ma la foga e la fretta sono da sempre cattive consigliere. È l’ultima gara dell’anno ed il passato, cosi come i risultati precedenti, contano davvero poco. Ci vogliono testa, cuore e gambe, solo così si può ottenere l’inimmaginabile.
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