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Ex tecnico di Inter e Udinese in A, con una lunga esperienza all'estero, oggi Andrea Stramaccioni è apprezzato commentatore tecnico di Dazn e racconta in ogni weekend calcistico le emozioni della massima serie. 

Il collega Antonio Caló della Gazzetta del Mezzogiorno ha chiesto il suo parere sulla bagarre permanenza, sulla prossima sfida tra Lecce ed-Udinese e sul cammino del complesso salentino nella stagione 2023/2024.

Quali sono le squadre che rischiano maggiormente? 

Non ipotizzavo che a 270' dalla conclusione tante formazioni fossero coin-volte. È la testimonianza dell'equilibrio che regna nel nostro campionato. Difficile dire chi rischi di più perché sono in programma ancora tanti scontri diretti che in ogni giornata possono rimescolare le carte. Sottolineo due aspetti: il grande lavoro svolto da Gotti a Lecce, che consentirà ai salentini di giocare le ultime gare con un grande vantaggio, ed il fatto che non avrei mai immaginato di vedere Sassuolo ed Udinese nelle attuali posizioni a tre partite dal termine.

La stagione del Lecce

La distinguerei in tre fasi. Un'ottima partenza sino alla vittoria in casa con il Frosinone. Un periodo di notevole calo di rendimento con nove sconfitte su dodici incontri che hanno portato all'esonero di D'Aversa. Infine, la "terza pagina" che stiamo ancora vivendo con l'eccellente percorso effettuato con Gotti, che ha ridato ai giallorossi quelle certezze che sembravano essersi dileguate dopo Natale.

Pantaleo Corvino

Lecce come modello per un calcio sostenibile 

Un club può avere i top player non solo fra i calciatori. Il Lecce ha un top player assoluto in Pantaleo Corvino. Abbinato a un presidente moderno, colto e lungimirante come Saverio Sticchi Damiani, ha permesso al sodalizio salentino di essere vicino a una grande salvezza, con la squadra che è costata meno in serie A, per di più valorizzando i giovani che, con competenza e pazienza, riesce a scovare. 

Simboli di questa squadra 

Ce ne sono diversi che hanno disputato una grande annata. Da Falcone a Baschirotto, che oramai sono una certezza. Poi Blin-Ramadani ed i componenti del reparto offensivo. Se devo citare un nome, però, a proposito di giovani provenienti dal vivaio salentino, indicherei quello di Dorgu. Mi ha colpito.

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