Il GM di PES svela: "Forse un giorno venderemo più maglie virtuali che reali"
“Il virtuale in futuro potrebbe attirare più del reale”, in breve è questo il concetto espresso da Manorito Hosoda, GM di PES.
Il dirigente è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti.
NUOVO MODO DI INTENDERE IL GIOCO – “Per aumentare il numero di fan più giovani e il numero di fan in generale attraverso gli esport, i club con cui abbiamo una partnership hanno un forte interesse ad aumentare il loro peso grazie a PES. La strategia esport di Konami si allinea a quelle intenzioni e ai pensieri dei club, i nostri partner sono stati protagonisti di una cooperazione molto positiva. In passato le nostre collaborazioni e le nostre attività erano principalmente dirette alla promozione dei nostri giochi: l’inclusione di intere squadre, la scansione in 3D di volti e stadi, il logo di PES sui cartelloni dei club e i materiali promozionali sui social media delle squadre oltre ai video promozionali girati dai loro giocatori. Tutti questi sforzi sono stati passi molto importanti per il nostro rapporto con le squadre. Da quel punto di partenza abbiamo iniziato a valutare nuove iniziative e attività che potessero intrattenere i fan di PES e delle squadre di calcio, e abbiamo deciso di organizzare una lega esport senza precedenti. Il che ha segnato l’inizio del nostro torneo eFootball.Pro”.
COLLABORAZIONE CON PIQUÉ - “Konami pensa che eFootball.Pro sia la competizione esport ideale per i fan dei club e del calcio. eFootball.Pro è una competizione organizzata come una lega, che ha come caratteristica unica il suo collaborare strettamente coi club. I club partecipano alla lega e poi sono proprio loro a vincere i premi in denaro a seconda della classifica finale. Sono le stesse squadre a selezionare i propri giocatori tra i migliori delle competizioni amatoriali. Konami pensa che questo sia l’ambiente migliore per gli appassionati di calcio perché i giocatori possono firmare contratti con la loro squadra del cuore, partecipare alle partite come membri di quella squadra ed essere pagati dalla stessa. Oltre al compenso fornito dai club, i giocatori possono anche vincere i premi “Miglior Goal” e “MVP” in ogni partita e ottenere i 10.000 euro di premio per ciascuno. Per quanto riguarda l’intera stagione, il capocannoniere riceverà 50.000 euro e i migliori uomini assist e difensori riceveranno 30.000 euro a testa. Con questi premi cerchiamo di invogliare i giocatori professionisti a cimentarsi. Inoltre trasmettiamo eFootball.Pro in tutto il mondo e abbiamo avviato varie campagne per migliorare l’interazione degli utenti con le squadre: i giocatori di PES, per esempio, possono vincere oggetti di gioco guardando le partite sui canali ufficiali dei club. Durante l’ultima stagione la lega ha collezionato oltre 17 milioni di visualizzazioni da tutto il mondo. La competizione eFootball.Open, poi, permette a tutti i giocatori di PES di diventare professionisti esport. La struttura è uguale a quella di un torneo dove gli utenti partecipano a un girone di qualificazione online; i qualificati poi si sfidano tra loro per decidere il migliore del mondo, che vincerà anche il premio in denaro. Le squadre con cui abbiamo una collaborazione attiva possono decidere chi selezionare, basandosi sulle prestazioni dei giocatori in questo torneo. Konami gestisce questa lega in collaborazione con EMR, un’azienda in cui ha investito Pique”.
FUTURO – “Per PES abbiamo distribuito una quarta maglia speciale della Juventus e per il Barcellona e Nike uniformi speciali, mentre in Sud America un club ha annunciato la propria seconda maglia in PES. Konami pensa che il rapporto tra calcio reale e virtuale sia sempre più stretto. Siamo anche in contatto con alcuni produttori di calzature e diverse aziende ci chiedono come diventare sponsor di PES esport, quindi penso che reale e virtuale siano destinati a diventare ancora più intimi in futuro. Forse, un giorno, le maglie virtuali saranno indossate e vendute come o più di quelle reali”.
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