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Rares Burnete ha sorpreso tutti nello scorso campionato Primavera 1, ritagliandosi un ruolo da assoluto protagonista. Il suo exploit ha permesso al Lecce di conquistare lo Scudetto ed il classe 2004 si è tolto una grande soddisfazione, laureandosi capocannoniere della competizione.

21 reti complessive tra regular season, fasi finali e coppa Italia: un risultato incredibile grazie al quale Burnete ha convinto l'area tecnica, strappando un posto in Prima Squadra. Oggi è a disposizione di mister D'Aversa ed è pronto ad insidiare Krstovic e Piccoli.

Dietro alla sua esplosione, c'è tanto lavoro dietro le quinte. Burnete è nel Salento dall'agosto del 2020, ma solo dopo due stagioni e mezzo è riuscito a trovare continuità e freddezza sotto porta. Merito anche di mister Coppitelli, che sin da subito ha puntato sull'attaccante rumeno.

Ai nostri microfoni, l'allenatore della Primavera ha commentato la sua crescita. In diretta sul canale Twitch di PianetaLecce, non ha nascosto la felicità per il traguardo raggiunto da suo ex centravanti, oggi a tutti gli effetti un calciatore di Serie A:

“Lo scorso anno abbiamo fatto di tutto: miglioramento della squadra, risultato sportivo e crescita individuale. Ora sono diventati giocatori di Serie A. Quando ho visto Burnete e Dorgu con la Lazio… credo non sia un traguardo banale. È difficile alle volte spiegare che i ragazzi hanno margini incredibili e anche un po' di incertezza quando giocano. 

Burnete è un esempio: ci vedevo talento. Era importante, un giocatore giusto, un regista offensivo. Giocava praticamente all'altezza di Berisha, un riferimento. Delle volte bisogna aspettare, se i ragazzi hanno talento e testa vengono fuori. Lui è esploso anche un po' tardi, è stato sfortunato. I ragazzi hanno bisogno di tempo e certezze: meritano tranquillità".

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