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Tempo fa, opinionisti ed allenatori dicevano che la miglior difesa era l'attacco. Oggi, quindi, abbiamo voluto un pò giocare con quell'affermazione, consapevoli del fatto che anche il Lecce di Baroni si difende provando a giocare il pallone ed a gestirlo più lontano possibile dalla propria area di rigore.

I giallorossi hanno subito 27 gol in 32 partite e nelle ultime due sfide, contro Frosinone e Parma, hanno tenuto la porta inviolata, riuscendo a sventare gli attacchi offensivi delle due squadre gialloblù. 

La retroguardia giallorossa ha ritrovato uomini importanti, riposati e finalmente non acciaccati ma soprattutto la tranquillità che l'ha contraddistinta fino ad un certo punto del campionato.

Nel girone di ritorno il Lecce ha subito spesso almeno un gol ed ovviamente segnare due reti per vincere non è sempre scontato in ogni partita.

Ieri Calabresi ha giocato la sua solita grande gara, con Lucioni e Tuia sempre attenti, sia contro un avversario tecnico e rapido come Ciano che contro un attaccante di stazza come Novakovich. 

Anche Gallo ha disputato una buona gara, spingendo con veemenza e difendendo con ordine. Gendrey, infine, al suo ingresso in campo ha dimostrato di essere sul prezzo, pronto a dare una mano ai suoi compagni in questo finale di stagione.

Insomma, complici anche le 5 reti subite ieri dal Pisa di D'Angelo, la formazione di Baroni è tornata ad essere quella meno perforata di questo campionato insieme al Perugia di Alvini, che però scenderà in campo oggi.

Il Lecce in questa stagione ha cancellato gli orrori difensivi del passato ed ha intrapreso un nuovo percorso, fatto di cura dei dettagli ed attenzione massima nell'area di rigore avversaria.

Nelle prossime 6 gare i giallorossi dovranno essere bravi a subire meno gol possibili per portare a casa altri successi fondamentali e provare a raggiungere l'obiettivo finale. 

 

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