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Francesco Di Mariano, esterno e numero 10 del Lecce, ha parlato questa sera in diretta ai microfoni di Piazza Giallorossa

"Sicuramente si poteva vincere come si poteva perdere. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, nel secondo abbiamo perso equilibrio ed è cambiata l'inerzia della partita.
C'è un po' di rammarico ma un punto ad Ascoli non è così scontato. 
Da quando sono arrivato il gruppo cresce sempre di più, di settimana in settimana.
Corini proponeva tutt'altro calcio rispetto a Baroni, è fisiologico un periodo di adattamento.
La passata esperienza a Lecce? Ricordo lo stadio sempre pieno. 
Dopo la retrocessione dovevo andare via ma Tesoro mi ha promosso in prima squadra a 17 anni e ho vissuto l'atmosfera dei grandi.
Ricordo tantissima gente allo stadio anche in C. Negli ultimi mesi avevo già un accordo con la Roma e quindi non ho vissuto la situazione dall'interno.
Questo è il mio sesto anno in B. Ho fatto appena una stagione in Lega Pro ed una partita in A. Ricordo la C come un campionato molto tosto, ma secondo me il più grande divario sta dalla B alla A.
Vincere aiuta a vincere, quando i risultati arrivano è tutto più facile. Accadranno i momenti negativi e lì si vedrà la forza della squadra.
Io ho sempre retto i 90 minuti, solo a Cittadella e contro il Monza ho chiesto il cambio. Potevo tranquillamente finire tutte le partite.
Il mio ruolo è dispendioso, il calcio è dinamico. 
Appena la Venezia ha deciso l'addio, io ho chiuso in 5 minuti con Trinchera al telefono il passaggio al Lecce.
Rispetto alla passata esperienza ho notato diversi miglioramenti. Il centro sportivo di Acaya è una struttura che rispecchia una società ambiziosa.
Obiettivo personale? Il mio record è di 8 gol, voglio superarlo."

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