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PROMOZIONE COL FROSINONE
“È stata una stagione intensa, piena ma soprattutto una stagione con un risultato finale inaspettato. È stato un campionato dove 31 partite sono state disputate con veemenza e voglia di raggiungere un obiettivo sebbene non fossimo i veri favoriti. Quando si crea una stagione vincente si parte da lontano, dal ritiro, dal gruppo e dalle idee. C'è stata gente che si è voluta mettere a disposizione e i risultati sono figli dei sacrifici".

PROSSIMA STAGIONE
“Ho ancora un anno col Lecce, ci sarà da parlare con chi progetta il prossimo anno calcistico. Mi godo queste vacanze, è stato un anno difficile e duro anche a causa di una piccola frattura al perone. Voglio staccare un po' la testa per rientrare nelle fatiche fatte. La mia ambizione naturalmente è giocare in A, un palcoscenico importante ottenuto per due anni di fila. Capisco che tutte le società cercano di avere giovani in rosa da valorizzare. Se avessi la possibilità di giocare un anno in A lo farei con voglia, entusiasmo e spirito di sacrificio".

LECCE
“Questo Lecce ha la sua identità, l'ho seguito tutto l'anno. C'è grande voglia di sacrificio e quando hai questo spirito alla lunga i risultati arrivano. Stando in Serie A possono capitare periodi di difficoltà. Alla lunga l'ambiente societario e lo staff tecnico possono fare la differenza in queste 2 partite”.

HJULMAND
“Ho sempre ritenuto Morten un ragazzo col carattere forte e voglia di mettersi sempre in discussione. Non tira mai indietro la gamba e silenziosamente dimostra grande personalità. Gli è stato dato un compito importante, ma credo lo stia facendo nel migliore dei modi. Anche Umtiti e Blin gli stanno dando una grossa mano, credo.

Ho sentito Morten dopo l'infortunio e ieri in una videochiamata mentre pranzava con la squadra. Sa amalgamare il gruppo. Tutti devono essere più lucidi e spensierati. Quando il Lecce è spensierato fa grandi partite, è una sua caratteristica. Se riuscisse ad essere più spensierato possibile, sarà possibile fare addirittura bottino pieno".

SE CI FOSSE STATO LUCIONI?
“Non credo potesse essere diversa la gestione dello spogliatoio. È stato fatto un lavoro importante, ci sono giovani forti, un gruppo sano, un allenatore che si sta mettendo in discussione… Lucioni non è il salvatore della patria. A 36 anni una pacca sulla spalla a qualcuno l'avrei data e se ci fosse stato bisogno avrei ribaltato il tavolo, ma questo perchè fa parte della mia indole. Sarebbe stato comunque un anno di sofferenza”.

CAPRO ESPIATORIO DELLA DIFESA PIU' BATTUTA IN A
“Quando si vedono nel tabellino tanti gol subiti è semplice prendersela solo con la difesa o col singolo. Ho sempre ritenuto che la fase difensiva parta dall'attaccante e quando tutti riescono a collaborare, il compito della linea difensiva è più facile. Sono due anni di fila che faccio la miglior difesa del campionato: evidentemente è stato fatto un lavoro eccezionale con Baroni e Grosso”. 

MIGLIOR RICORDO
“Mi viene in mente Lecce-Spezia del 2019. Ci fu un abbraccio coi compagni e col pubblico, che acclamava in maniera eccezionale. Non partivamo coi pronostici a nostro favore, ma nonostante qualche gol subito di troppo ne facevamo davvero tanti. Abbiamo dominato quel campionato. Quando lo stadio si riempie è perchè tutto il Salento vorrebbe essere lì”.

PRESSIONE
“L'ambiente ti carica. Allo stesso tempo, se hai la testa pesante, potrebbe penalizzarti quando sbagli un lancio o un gol. Sentire i mugugni non fa piacere ma fa parte del gioco. Il popolo salentino ha sempre aiutato la squadra e sono sicuro che continuerà a farlo. Sarebbe sciocco mugugnare nei prossimi 180 minuti. Tutti avrebbero firmato per stare in questa situazione a due giornate dalla fine. Bisogna fare un grosso applauso a tutti”.

RUOLO DIRIGENZIALE NEL LECCE
“Sarebbe bello, sono legato al territorio. Con la mia famiglia andremo a vivere a Lecce in futuro”.

RITIRO
“Spero di giocare il più tempo possibile, significa che non mi pesa il mio lavoro e sto bene fisicamente. Quando sarò stanco dirò basta e lo farò cercando di non fare brutte figure”.

EX COMPAGNI
“Gendrey sa abbinare bene le due fasi e ha tempo per migliorare l'ultimo passaggio. Blin è fondamentale, un equilibratore. Gallo, nonostante le difficoltà trovate con gli autogol, sta continuando a lavorare bene. Hjulmand riesce a fare da collante. Le caratteristiche di Strefezza sono importanti”.

 

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