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C'è un episodio che tutti ricordiamo quando pensiamo agli anni vissuti in Serie C. Non è recente, perché da quel giorno sono passati ben 8 anni, eppure il suono di quel palo rimbomba ancora dentro la nostra mente, perché se non ci fosse stato lui a sbarrare la strada a quel Lecce probabilmente i giallorossi avrebbero lasciato l'inferno della C molto tempo prima.

Siamo a Frosinone, è il 7 giugno del 2014 ed il Lecce è in vantaggio sui ciociari nella finale play off del campionato di Serie C. 

I giallorossi hanno trovato il vantaggio grazie al gol di Beretta e stanno disputando un grande primo tempo. La formazione guidata da Franco Lerda è alla ricerca del gol del 2 a 0 e crea tante palle gol. 

Beretta, sempre lui, al minuto 25 colpisce di controbalzo un pallone che vaga nei pressi dell'area di rigore. Il suo tiro è perfetto ma la palla si stampa sul palo e si allontana dalla porta difesa da Zappino.

Ecco, in quel momento l'arbitro avrebbe già potuto fischiare la fine, tanto dopo quel palo così beffardo tutti hanno capito che anche quello non sarebbe stato l'anno del Lecce.

Tante volte ci siamo chiesti come sarebbe andata quella sfida se quel pallone, anziché colpire il palo, si fosse insaccato alle spalle del portiere ciociaro. 

Di certo il Lecce sarebbe andato sul 2 a 0 e per i padroni di casa quella sarebbe stata una mazzata pesante da digerire.

Come dice Cesare Cremonini, però, “tutto quello che accade ha un senso” ed a questo dobbiamo appellarci se vogliamo che quel triste episodio non torni a tormentare le nostre notti. 

Adesso dobbiamo pensare al presente ed oggi Giacomo Beretta sarà un avversario pronto a colpire con la maglia del Cittadella. Gli errori del passato servono solo per non essere ripetuti e da quel giorno il Lecce ha vissuto diversi giorni felici forse anche grazie al palo colpito dall'ex Milan. 

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