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Una prestazione che rasenta la perfezione quella del Lecce a Bergamo e questo al di là della meritata vittoria per uno a due con cui i giallorossi sono usciti dal campo. Una partita preparata perfettamente da Baroni e dal suo staff: squadra aggressiva che ha mandato fuori giri la pressione organizzata dell'Atalanta, giocando sulle seconde palle ma nella metà campo nerazzurra e, almeno finché le energie hanno sostenuto i giallorossi, i padroni di casa raramente sono riusciti a rendersi pericolosi.

Nonostante una squadra "incerottata" Baroni ha dimostrato di saper lavorare abilmente con tutti. Pensiamo a Tuia rientrato dopo mesi, allo stesso Ceesay che non giocava titolare da prima della sosta, ma anche a Maleh reduce da infortunio ed ha dato l'anima. La cultura del lavoro, dell'abnegazione, la voglia di emergere fatta propria da tutto il gruppo, la consapevolezza data da queste caratteristiche rendono la vita difficile a chiunque.

Attenzione però, il Lecce non è soltanto "una bella fase difensiva" perché segna anche e lo fa con tutti gli interpreti; ha le sue armi in ripartenza ma anche sulle palle inattive. Baroni ha lasciato a Lecce Umtiti per un problema fisico, ha portato in panchina Strefezza reduce da una influenza ed ha disegnato così la squadra: Gendrey, Tuia, Baschirotto e Gallo a comporre la linea di difesa davanti a Falcone; Blin, Hjulmand e Maleh a centrocampo mentre in attacco ha proposto Di Francesco, Ceesay e Banda. La partenza dei giallorossi è stata fulminea ed hanno trovato subito il gol con il redivivo Assan Ceesay; azione in solitaria della punta africana che si è bevuto i rocciosi difensori bergamaschi e di precisione, dalla distanza, ha trafitto il portiere. Il Lecce ha continuato a tenere bene il campo, ha pressato concedendo le briciole ai più quotati avversari.

La musica non è cambiata nel secondo tempo, l'Atalanta infatti è riuscita a rendersi più pericolosa soltanto quando i giallorossi hanno iniziato un po' a calare atleticamente. Però non avevano fatto i conti con l'abilità che gli uomini di Baroni hanno sulle palle inattive ed infatti da uno dei pochissimi calci d'angolo è giunto il raddoppio, di testa, ad opera di un monumentale Blin. L'infortunio occorso a Falcone, un po' approssimativo su rinvio, ha permesso agli uomini di Gasperini di crederci ad oltranza ed il Lecce ha tribolato fino all'ultimo dei sette minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Vittoria sofferta e meritata che porta i giallorossi a 27 punti, un bottino di assoluto rispetto. 

Il campionato però è ancora molto lungo e qualcosa in coda si sta muovendo, di conseguenza è vietato abbassare la guardia, specchiarsi, perché le sorprese sono dietro l'angolo. La prossima con il Sassuolo, graduatoria alla mano, rappresenta uno scontro diretto molto importante da non sottovalutare.

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