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Siamo cresciuti con te. Ognuno di noi lo ha fatto. Il Lecce è stato sempre presente nelle nostre vite. È stato il motivo principale per il quale ci siamo avvicinati al calcio. È stato fonte di amicizie eterne e sacre, accomunate da una passione immensa e senza fine. Senza Lecce le nostre domeniche sarebbero vuote, i week end tristi e le nostre pagine bianche. Abbiamo attraversato l’inferno con te. Questo non lo hanno fatti in molti. Pochi eletti nel momento più buio della tua storia hanno stretto ancora più forte la sciarpa al collo e ti hanno seguito. Abbiamo giocato in stadi improbabili, contro avversari improbabili e, peggio, siamo stati battuti in ogni dove. Eri a terra, ferito, quasi morente. Abbandonarti sarebbe stato il colpo di grazia. Girarti le spalle la reazione più logica in quel periodo. Non lo abbiamo fatto e siamo fieri della nostra scelta. Siamo stati derisi, come e quanto te. Sai quante risatine abbiamo dovuto sopportare. Tifosi di tutta Italia si facevano beffe di noi. Vincere contro il Lecce valeva una stagione. A 140 km più a nord si giocavano la Serie A, mentre noi eravamo impantanati in delle sabbie mobili dalle quali sembrava impossibile uscire. Dovevamo stare zitti però. Avevano ragione loro, perché noi perdevamo e “la società non vuole salire” era una bugia che diventava verità. C’eravamo abituati alla mediocrità. Si Lecce, avevi fatto rassegnare un intero popolo. Ci abbiamo sempre creduto, è vero, ma ogni anno aspettavamo il momento no che sancisse nuovamente una mancata promozione. Festeggiare era diventata utopia. La Serie C sembrava la nostra dimensione e di bello ci erano rimasti solo i ricordi, sbiaditi dal tempo e dalla lacrime che ogni maggio versavamo copiosamente. Ci hai riportato dove meritavamo di stare. Lo scorso anno, lo hai fatto. Hai ripreso in mano la tua storia, vincendo un campionato difficile ed estenuante. Abbiamo festeggiato tanto, finalmente eravamo ritornati dove saremmo dovuti essere già da parecchio tempo. In estate tutti sapevamo che l’obiettivo era la salvezza e, francamente, fosse arrivata solamente quella nessuno, o quasi, avrebbe avuto da ridire. Ci hai aperto le porte del paradiso. Ci piace pensare, da inguaribili romantici, che questa stagione sia dedicata alla tua gente, quella fedele e coerente che da sempre è al tuo fianco. Hai voluto ringraziarla per l’amore incondizionato che chi ti è sempre stato accanto ti ha donato. Nessuno se l’aspettava, i più ottimisti parlavano di play off, i più cauti di salvezza tranquilla. Hai voluto fare le cose in grande questa volta, anche perché, se la Serie B è il tuo campionato, la Serie A è un torneo che ti mancava da troppo tempo. 11 maggio 2019. Una data, una valle di lacrime di felicità ed un ricordo indelebile nel cuore della tua tifoseria. Non vogliamo più ripensare al passato, agli anni bui ed a ciò che è stato. Adesso è il tempo di correre verso nuovi orizzonti, la vista dalla vetta è bellissima, non aver paura, siamo al tuo fianco.
Ciro e Michele, eroi senza tempo
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