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Giovanni De Toma, club manager del Lecce Primavera, è stato nostro ospite in diretta su Twitch.

TORNA IL TIFO SUGLI SPALTI PER LA PRIMAVERA DEL LECCE

"La soddisfazione più grande è l'entusiasmo della gente. Negli ultimi anni c'è stato un crescendo di amore per la prima squadra. Ora si sta vedendo che piano piano si torna a parlare della Primavera come un tempo, quando io ero ragazzo. Quando io giocavo nel settore giovanile del Lecce, c'erano partite con 3000 persone a Calimera. Per me l'affetto della gente è una soddisfazione incredibile".

PANTALEO CORVINO SI OCCUPA DELLA PRIMAVERA DEL LECCE

"Lavorare col direttore Corvino significa che non ci sono orari e l'attenzione deve essere massima. Noi iniziamo la mattina molto presto. Pronti e via in sede il primo argomento è la Primavera; ci sediamo e si fa il punto dalla A alla Z. Poi lui lo fa con tutto il settore giovanile. Lui ha un'attenzione maniacale, sa tutto. Ogni mattina si fa il punto sulla Primavera, un briefing. 

Quando mi ha chiamato a giugno per propormi l'incarico mi sono buttato a capofitto. Ho un bambino piccolo ma vedo più i ragazzi della Primavera con mister Coppitelli e staff che lui.
Per me è una situazione di una soddisfazione incredibile e cerco di trasferire ciò ai ragazzi. I ragazzi sono stranieri ma sembra vengano da Lecce per temperamento e foga. È una cosa straordinaria".

I CALCIATORI DELLA PRIMAVERA DEL LECCE

“Il direttore li prende in virtù delle loro potenzialità, le quali, col lavoro, possono diventare qualità. Loro hanno tutti potenzialità importanti, sono stati selezionati. Tanti sono nazionali, ciò significa che hanno superato tanti step. Noi spieghiamo l'attaccamento: siamo una squadra del sud e dobbiamo mettere qualcosa in più degli altri. Dal 15 luglio stanno capendo questo aspetto.
Certamente ci sono ragazzi che hanno un'attenzione maniacale".

SVOLTA

“Durante la sosta non abbiamo mollato un centimetro, organizzando amichevoli con squadre di Serie D del girone H. Sono squadre che hanno temperamento e foga che a noi servivano per tenere la tensione alta. Noi abbiamo deciso di tenere qua i ragazzi e lavorare, partendo ogni settimana col pullman per andare a giocare. Questo aspetto a mio avviso ci ha aiutato.
Adesso siamo primi ma è un percorso. I ragazzi lo sanno e oggi sono arrivati al campo lavorando senza battere ciglio".

CHEVANTON
“È una componente fondamentale. I ragazzi vedono col corpo come si deve arrivare ad una gara. Non ha bisogno di parlare. Dà l'input di cosa significa indossare questi colori. Quello è l'attaccamento che si ha per questi colori”.

COPPITELLI
“È molto bravo e preparato. È giovane ma ha già un'esperienza importante coi giovani, li sa prendere, bastonare e coccolare. I ragazzi lo seguono dal ritiro e subito si è vista la loro attenzione. È riuscito subito ad entrare in empatia coi ragazzi”.

CARRIERA PERSONALE
“A 34 anni arrivai a giocare vicino casa. Sposai il progetto del presidente Macrì a Francavilla. C'erano miei compagni che giocavano in Lega Pro e io proponevo di venire in Eccellenza alla Virtus. Mi prendevano per pazzo. C'era una passione incredibile. Già in Eccellenza immaginavamo il traguardo della Lega Pro”.

VIA DEL MARE
“È un regalo che ogni tanto Corvino e società ci fanno. Per i ragazzi è una gioia incredibile, un fattore. I ragazzi impazziscono".

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