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Il Lecce è uscito sconfitto ieri sera dall’Olimpico di Torino, pur disputando una buona gara soprattutto nella prima frazione di gioco. I giallorossi hanno avuto difficoltà ad imporre il loro gioco nella ripresa, a causa di una condizione fisica ancora non ottimale e di un avversario che non lascia respirare i portatori di palla. Oggi proviamo ad analizzare cosa è andato e cosa, invece, è da migliorare in vista delle prossime importanti sfide.

FASE DIFENSIVA

Il Lecce di Baroni ha subito sempre almeno un gol ma solo contro l’Inter ha raccolto due palloni dalla propria rete. La squadra giallorossa si difende con ordine ed organizzazione ma, a quanto pare, questo non basta per ottenere una vittoria nella massima serie. Se ci si abbassa troppo alla fine il gol lo si subisce comunque, spesso senza avere la forza di pareggiare poi l’incontro. Sarà fondamentale, quindi, continuare a curare con impegno la fase difensiva, non dimenticando però che i successi si conquistano anche segnando. Il Lecce di Liverani 3 stagioni fa, dopo 5 giornate di Serie A, aveva 6 punti, con 6 gol fatti e 11 subiti.

CHE FATICA A CENTROCAMPO

Ad oggi il centrocampo è il reparto più in difficoltà di questo Lecce. Salvo Hjulmand ed in parte Gonzalez, gli altri interpreti si stanno alternando senza mai brillare. Bistrovic ha già avuto diverse occasioni ma per ora sembra troppo lento per il nostro calcio mentre Helgason ed Askildsen ancora immaturi per fronteggiare avversari di livello. Blin, invece, ha giocato solo da centrale difensivo e saremmo curiosi di vederlo nel suo ruolo naturale, a battagliare in mezzo al campo come ha fatto nella seconda parte di stagione lo scorso anno.

ATTACCO STERILE

Il Lecce, fino ad ora, ha segnato solo 3 gol. A dir la verità, tutti e tre sono arrivati grazie a tre fantastiche conclusioni di tre attaccanti. Purtroppo, però, la formazione giallorossa fa fatica ad offendere con continuità nell’arco dei 90 minuti e spesso si affida alle giocate dei singoli per creare qualcosa di pericoloso nell’area avversaria. L’assenza di Strefezza, in questo caso, risulta determinante, con Banda non al meglio e ancora poco lucido nelle scelte finali. Ceesay e Colombo, invece, fanno quel che possono ma spesso non sono serviti secondo le loro caratteristiche e vanno in difficoltà. Baroni dovrà studiare delle soluzioni alternative per permettere alle punte di essere messe in condizioni di segnare ed ai centrocampisti di arrivare con maggiore facilità al tiro, anche dalla distanza. 

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