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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio, rilasciando alcune dichiarazioni e toccando varie importanti tematiche di grande attualità nel mondo del calcio. Il dirigente giallorosso ha, prima di tutto, commentato l'annosa questione sui diritti tv: “Il punto è fondamentale, rappresentando l'80% dei ricavi per le medio-piccole. E il costo giocatori rappresenta circa il 70% delle spese, sono due le macro-voci tra entrate e uscite. Tanto è vero che nelle principali società in difficoltà finanziarie sono le principali voci che ballano. Io posso dire che per quanto riguarda il Lecce, questa società in tre anni ha fatto una scalata senza mai fare il passo più lungo della gamba: non abbiamo debiti con le banche né con istituti di credito. Sono d'accordo che non dovremmo dipendere troppo dai diritti tv, ora stanno venendo meno quelli previsti ad inizio stagione ed è un problema. Diverso sarebbe sapere che cambiano nella prossima stagione, così da poter calibrare gli investimenti futuri”. Il numero uno giallorosso ha detto la sua anche riguardo l’ipotesi di giocare le partite rimanenti tutte negli stadi del centro-sud: "Sono contrario a scelte troppo forzate: se riusciamo a concludere questo campionato con scelte ragionevoli è un bene, ma si rischia di accanirsi. La variabile di non poter giocare sull'intero territorio è davvero importante. Idem il fattore organici: il Lecce al 30 giugno rischia di perdere dieci-dodici giocatori. Una conclusione così non avrebbe valore sul piano sportivo. Capisco la logica, ma mi sembra un'estremizzazione. Noi abbiamo una struttura molto bella, un albergo con annesso campo di calcio che consentirebbe di dedicarci un'intera ala. Questa cosa non mi preoccupa particolarmente, i presupposti per lavorare bene ci sono. La squadra in questo momento cerca di stare vicina al territorio: l'altro giorno siamo intervenuti, acquistando in 24 ore la fornitura necessaria per sopperire alla carenza di tamponi in alcuni ospedali salentini. Per ora stiamo vicini alla gente, poi quando ci sarà da riparlare di calcio giocato, cercheremo di farci trovare pronti". Infine Sticchi Damiani ha spiegato il suo punto di vista anche sul prossimo campionato: “Andare troppo oltre significa rovinare due stagioni. Questo è un altro tema molto complicato, capisco che non sia facile il ruolo del presidente della FIGC: finire il torneo lo esonererebbe da scelte che riceverebbero contestazioni vari. Ma il problema dei tempi è vero e serio” L’argomento è caldo e necessita una riflessione da parte di tutte le componenti. Servono anche delle misure eccezionali che garantiscano a tutte le società la possibilità di potersi giocare le partite alla pari. La UEFA ha già stabilito che la data della scadenza dei contratti sarà prorogata qualora si dovesse nuovamente scendere in campo, per permettere a tutti di terminare il campionato nella squadra di appartenenza. La possibilità di complicare anche il calendario del prossimo campionato è concreta e bisognerà tenere in considerazione anche la data di inizio del prossimo Europeo. Nei prossimi giorni, in ogni caso, le squadre torneranno ad allenarsi, perché la Lega Serie A è più intenzionata che mai a ripartire.  
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