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Il capitano del Lecce, Marco Mancosu, ha parlato a La Gazzetta dello Sport per fare il punto della situazione in casa giallorossa. Questo il suo pensiero: "Come tutti, sono preoccupato. So bene che ci sarà da soffrire ancora per tanto tempo. Mi emoziono quando in casa vedo che mia figlia Gioia, che ha appena 5 anni, segue in televisione con me e Valeria gli aggiornamenti sul coronavirus. Anche lei sa che è importante rispettare le regole dettate dalle autorità. Tornerà il calcio? La salute viene prima di tutto. Da calciatore, mi manca tanto il campo; io ho bisogno di allenarmi tanto per andare al massimo. Spero che presto ci si rialzi, anche lo sport può contribuire alla rinascita. E concluderemo i campionati. I miei gol? Già è tanto difficile segnare in A. Figurarsi poi che felicità si può provare nel fare centro contro squadroni come Juventus, Inter e Napoli. E’ stato solo un caso. Rete più belle? Quella realizzata contro l’Inter, non solo perché è stata bellissima ma soprattutto perché è stata fondamentale per sbloccarci, dopo 4 sconfitte consecutive. Ma anche il gol su punizione al San Paolo e il rigore per il pareggio contro la Juventus sono perle preziose. La ripresa? Penso solo alla salvezza, da raggiungere magari anche con altre mie reti contro qualche big. Siamo stati risucchiati al terzultimo posto, però sapevamo quanto sarebbe stato difficile restare in A. Intanto, l’Italia deve essere grande, tutti insieme possiamo farcela!”.
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