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Chiamatela pure fantasia perché di quello si tratta. Domenica allo stadio San Paolo la sfida nella sfida tra un campione acclarato, Lorenzo Insigne, e uno che si sta facendo strada a suon di prestazioni, Filippo Falco. Il primo, 28 anni, una carriera spesa nel Napoli. Il secondo, 27 anni, una carriera da girovago ma è nel Lecce che ha trovato la sua dimensione prima nel settore giovanile, poi agli inizi della sua carriera e adesso per la terza volta quando è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel calcio che conta. Per essere una novità nel mondo della Serie A, Filippo Falco non ha fatto male. Considerando anche gli stop per problemi fisici che lo condizionano anche quando scende in campo. Tre gol e due assist in 17 partite giocate, numeri vicini a quelli del suo sfidante che invece ha collezionato 4 reti e 5 assist in 21 gare. Nonostante le recenti cronache, Insigne è considerato un idolo a Napoli. Titolare indiscusso sia nelle gerarchie di Ancelotti che oggi nel tridente schierato da Gattuso. Spetta a lui aprire le difese avversarie con fantasia e agilità, un ruolo che non gli permette di essere letale sotto porta non quanto lo è stato in passato con Sarri. Più o meno lo stesso spazio riservatogli da Liverani a Falco. Lontano dalla porta ma vicino alla sua stessa fantasia. Il gol contro il Torino di domenica scorsa dimostra quanto questo giocatore affidi al suo istinto e alle sue capacità ogni giocata. Domenica si ritroveranno l'uno di fronte all'altro in una sfida dal sapore di Nazionale. In estate infatti si giocheranno gli Europei e se da un lato Insigne è sicuro di farne parte dall'altra c'è un ragazzo che coltiva un sogno e non si sa mai che possa realizzarsi. D'altra parte nessuno, un anno fa, poteva pensare che Falco potesse essere protagonista in Serie A...  
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