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Viaggio lungo le trasformazioni e le idee che hanno dato forma all’attuale modello che è sempre più frequente scorgere in giro per la città. Negli ultimi anni si sta assistendo a un grande sviluppo di modelli e tipologie differenti di mezzi a una o due ruote. L’idea è quella di affiancare a una macro mobilità, un’alternativa con un impatto inferiore sul trasporto e che aiuti a percorrere anche distanze inferiori. Si parla in questo caso di micro mobilità e di trasporto sostenibile.  All’interno di questa categoria possiamo inserire monopattini elettrici, diverse tipologie di bici con pedalata classica o assistita e alcuni monocicli elettrici di ultima generazione (su adrenalinatotale.com è possibile dare un’occhiata ad alcuni modelli interessanti per rapporto qualità/prezzo)..  Dovendo stilare una classifica si nota come nelle nostre città si vedono sempre più monopattini elettrici, mentre la categoria dei monocicli ancora non ha convinto un gran numero di persone. Un po’ di storia Bisogna andare indietro nel tempo, precisamente intorno al 1869 quando Richard C. Hemmings, creò e brevettò il primo modello di monociclo a trazione manuale. Rispetto al monociclo come lo intendiamo oggi questo prima forma prevedeva un posizionamento dell’utente all’interno di un cerchio di grandi dimensioni, mentre oggi il design ha ridotto notevolmente l’ingombro e ha creato una monoruota elettrica su cui l’utente poggia entrambi i piedi.  Per essere precisi possiamo dire che insieme a questi primi modelli, il parente più prossimo del monociclo elettrico è la sua versione a propulsione muscolare. I modelli di questo tipo sono utilizzati anche oggi e presentano una struttura complessiva con al centro una ruota con pneumatici di diversa grandezza, un sellino e un paio di pedali con cui muoversi avanti e indietro.  Con l’avvento del monociclo elettrico i pedali sono stati eliminati e il movimento è stato affidato agli input inviati da un giroscopio, processati dal sistema interno e che si traducono poi in moto. Anche se le origini affondano quasi due secoli fa il successo e l’inizio di una produzione commerciale del monociclo hanno dovuto attendere diverso tempo. Le visioni di un ingegnere americano Tra le personalità che hanno dato nel tempo un forte impulso e spinta alla nascita e commercializzazione del monociclo elettrico, il nome che spicca è quello di Charles F.Taylor. Una vera e propria passione mosse questo inventore e ingegnere a partire dal 1939. La sfida? Riuscire a creare un prototipo funzionante di monociclo elettrico. Esistono video che documentano le prime prove e i risultati ottenuti da questo appassionato di fisica e meccanica, con il 1964 che segna la data in cui riuscì a brevettare uno dei primi veicoli del genere.  Prototipi, progetti e visioni futuristiche esistono da quasi due secoli ed hanno come protagonista il monociclo. Si può dire dunque che il successo e la suggestione di questo dispositivo hanno trovato espressione e posto più nel mondo delle pellicole di fantascienza e nei libri di genere, piuttosto che nel mondo reale. Dal mondo dei sogni alla realtà dei fatti L’avvento delle batterie al litio insieme allo sviluppo di motori elettrici performanti e dalla dimensioni compatte ha disinnescato così la questione monocicli elettrici. L'iniziale curva di apprendimento necessaria a guidare un mezzo del genere, ha lasciato posto a una meccanica interna sempre più sofisticata e all’avanguardia.  L’unione di un software che si occupa di controbilanciare il peso e l’equilibrio delle forze in gioco ha reso la vita del guidatore di monociclo elettrico sicuramente più semplice. La qualità e l’affidabilità dei giroscopi e degli accelerometri, mutuati anche dall’industria degli smartphone ha spalancato ulteriormente le porte a un commercializzazione su larga scala.  Aziende come Segway hanno invaso piazze di mezzo mondo, creando un modo nuovo di vivere ed esplorare la città, con un turismo su due ruote, con implicazioni anche molto diverse sul traffico e la legislazione del traffico e della viabilità urbana. È del 2014 la creazione da parte dell’inventore Trevor Blackwell del primo modello di Eunicycle elettrico e sul suo sito sono indicati anche i diversi elementi e componenti necessari alla creazione di un Eunicycle a partire da zero.  Nel 2012 un altro inventore Shane Chen ha dato i natali al primo modello di hoverboard. Voglia di cambiamento, inventiva e fantasia sono tra gli ingredienti principali a cui affidarsi per la creazione di nuove proposte e soluzioni di mobilità. Il monociclo elettrico fa parte a pieno titolo della famiglia di supporti per un utente che vuole vivere gli spostamenti su media distanza in maniera green e con un ingombro sempre più ottimizzato. La sfida della nuova mobilità è stata lanciata, agli utenti e alle amministrazioni locali il compito di integrare nel tempo queste complesse e molteplici realtà.
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