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Delio Rossi, ex allenatore del Lecce, ha parlato al Nuovo Quotidiano di Puglia del Lecce. Questo il suo pensiero: “Sono cose che fanno molto piacere dice. Un così bell’attestato da parte di uno come Liverani che sa molto bene del calcio e della vita, che vive l’importanza del rapporto fra calciatore e allenatore, ti gratifica perché ti fa capire che hai lasciato qualche segno nell’animo. Quelle serie positive che ti capita di vivere nel corso della carriera, quei periodi di imbattibilità sono come dei paletti della tua storia. Che sia stato Fabio a ottenere dopo così tanti anni, ben sedici, la stessa performance con il mio, il “nostro” Lecce, mi fa particolarmente piacere. E’ un paletto che adesso va superato. Al mio Fabio auguro di cuore di andare oltre, magari facendo subito poker, e continui a pilotare il Lecce verso la salvezza e verso una splendida posizione finale. Sta ottenendo straordinari risultati, valorizzando le risorse che una grande società gli sta mettendo a disposizione con una oculatezza degli investimenti che garantiscano il nuovo domani del calcio leccese, scongiurando il rischio che dopo l’euforia ci possa essere l’amaro bagno del fallimento, situazioni purtroppo sempre più diffuse nel nostro calcio. Si può guardare lontano solo se si riesce a fare il meglio in rapporto alle possibilità”. Rossi prosegue: “Io ebbi la fortuna di avere Giovanni Semeraro come presidente saggio e illuminato, adesso Saverio Sticchi Damiani è un altro che ci mette la faccia e si propone come modello di identità territoriale e di lungimiranza progettuale in un calcio nel quale si affacciano troppi avventurieri e dall’estero arriva magari gente talvolta poco affidabile. La serie A per Lecce e per il Salento ha un’enorme importanza non solo sportiva, ma socio-economica. Liverani ha tutte le carte per difenderla. Sarà importante allora avere giocatori tonici, ma anche e soprattutto felici di difendere una causa, quella della società, del territorio, che sentono propria. Si capisce già che le atmosfere fra giocatori, tecnico, società, pubblico, sono un valore aggiunto”. Sulla lotta salvezza prosegue: “Il cammino è ancora lungo. Bisogna aspettare la fine di marzo, l’arrivo di aprile, per fare in modo attendibile il punto della situazione e qualche possibile previsione. Il Lecce, dopo le difficoltà iniziali, ha voltato pagina perchè ha capito che cos’è la serie A, come la si affronta. Adesso è una squadra logica, che gioca come vuole e come è utile, che ha trovato il salto qualitativo con i Barak, i Saponara, Deiola, Donati, gli altri arrivi di gennaio l’immediata intesa con il gruppo storico, vive un momento di benessere psicologico diffuso. Liverani, anche se magari ha un numero ridotto di attaccanti, manda sempre nell’area avversaria tanti uomini, grazie al suo gioco spigliato, propositivo, da squadra felice. Conosco bene la sua filosofia calcistica. È riuscito a trasmetterla a tutti”.
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