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PETRICCIONE 6,5

Piacevole, anzi, piacevolissima conferma anche in Serie A, dopo quanto di buono aveva fatto vedere in Serie B. Eppure l’inizio di campionato non era stato facile: qualche panchina, un po’ di difficoltà di adattamento alla categoria. Ma nell’ultimo periodo è sbocciato, mettendo in mostra le sue qualità di mezzala di manovra. Ha ancora molti margini di crescita e il 2020 può essere un anno importante per la sua carriera.

SHAKHOV 5

L’ucraino rientra fra le delusioni del campionato. Non è una bocciatura totale (come per Benzar o Imbula ad esempio), perché comunque è stato spesso impiegato da Liverani, ma inevitabilmente ha resto al di sotto delle aspettative. Alcune buone giocate (l’assist a Lapadula per l’1-0 con la Sampdoria probabilmente la migliore) ma anche tanti passaggi a vuoto e l’impressione che non abbia ancora preso il ritmo della Serie A.

MAJER 6,5

Nelle prime giornate di campionato è stato di gran lunga uno dei migliori. Una sorpresa, per certi versi, vedere il centrocampista sloveno così a suo agio in un campionato così complesso come la Serie A. Eppure Majer ha saputo ben interpretare il ruolo di mezzala di quantità e qualità. Nell’ultimo periodo ha un po’ pagato le fatiche dello sprint iniziale e alcuni problemi fisici hanno un po’ abbassato il livello delle sue prestazioni, ma resta una pedina fondamentale del centrocampo.

TABANELLI 6

E pensare che in Serie C raccoglieva più fischi che applausi. Poi in Serie B è diventato trascinatore nella corsa promozione ed alla fine è riuscito a confermarsi anche in Serie A. L’impressione è che Tabanelli abbia completato il suo gioco, migliorando sulla continuità e diventando sempre più efficace con i suoi inserimenti in area di rigore. Per fisico e tecnica è un elemento unico nella rosa del Lecce e nella prima fase di stagione ha dato un contributo importante alla squadra.

MANCOSU 6

Sul voto di metà campionato pesano inevitabilmente gli infortuni, che hanno condizionato il rendimento del trequartista sardo. Alcune noie fisiche gli hanno impedito di essere sempre a disposizione al 100%, ma quando è stato impiegato ha sempre dato tutto in campo con il massimo impegno. Numeri alla mano è il capocannoniere della squadra giallorossa: cinque reti complessive, una sola su azione e ben quattro dal dischetto. Dagli undici metri è uno dei migliori specialisti del campionato.

IMBULA 5

Doveva garantire esperienza internazionale e qualità in mezzo al campo, ma di fatto il suo contributo alla causa giallorossa è stato pari a zero. Impiegato pochissimo, spesso alle prese con problemi fisici, l’ambientamento con la nuova squadra è stato tutt’altro che positivo. Per questo motivo, inevitabilmente, le strade sue e del Lecce si dovrebbero nel mercato invernale.

TACHTSIDIS 5,5

Ha le qualità tecniche per poter fare la differenza anche in Serie A, ma in questo campionato, in più di qualche occasione, è apparso sottotono. Troppo nervoso alle volte, si è reso protagonista alcuni errori grossolani, che è lecito non attendersi da un giocatore del suo calibro. Soprattutto per il ruolo che ricopre, da regista davanti alla difesa, spesso preso di mira dalle marcature a uomo degli avversari. Aspetto quest’ultimo che può aver inciso su alcune prestazioni altalenanti.
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