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Massimo Oddo, ex calciatore difensore del Lecce, ha parlato a Il Nuovo Quotidiano di Puglia facendo il punto della situazione in casa Lecce e della gara di domenica contro il Torino. Questo è il suo pensiero: “Quell’anno Barak con noi fu semplicemente strepitoso. Un giocatore molto, ma proprio molto forte, completo, tatticamente intelligente, duttile; ha quella fisicità che al Lecce serve ora che nel girone di ritorno il campionato si fa maledettamente duro. Antonin ha un grande bagaglio tecnico, sa far fare gol agli altri e segnarne in proprio. Io ho avuto la fortuna di gestirlo nel suo periodo migliore. Conquistò parecchie copertine e su di lui si accesero grandi squadre. Quando giocammo a Napoli, fece così bene da sollecitare le attenzioni della società partenopea”. Oddo prosegue: “Nella stagione successiva so che il ragazzo ha accusato problemi fisici che lo hanno condizionato pesantemente. Ma non può avere smarrito le notevoli doti che ha messo in mostra nella sua prima stagione italiana. É il tipico ragazzo del Nord Europa, riservato, schivo, che non crea mai problemi, disponibile a mettersi al servizio della squadra. Conosco Fabio Liverani, mio caro amico con il quale ci sentiamo spesso. Saprà riportarlo al massimo livello”. L'ex Lecce aggiunge: “Sto apprezzando molto la campagna di potenziamento condotta dal Lecce. Il centrocampo giallorosso con Saponara e Barak compie un grande salto di qualità”. Oddo chiude poi su Lecce-Torino: “Il Lecce ha fatto per un lungo periodo cose egregie, anche se non ha ancora vinto in casa. Ha dovuto fare i conti con problematicità varie. Quella di domenica è una partita nella quale si affrontano due squadre che hanno urgentissimo bisogno di vincere. Se però il Lecce sapeva già di dover fare i conti con qualche sofferenza sulla via della salvezza, il Torino ha ancora mete ambiziose e magari sogna orizzonti europei. I sette gol subiti dall’Atalanta hanno lasciato il segno. Ho visto la partita di martedì scorso contro il Milan che ha richiesto un enorme spreco di energie. Il Lecce avrà il vantaggio di affrontare un avversario di caratura superiore ma magari stanco fisicamente per il doppio impegno e mentalmente provato. Il Lecce dovrebbe essere più vivace, spinto da una tifoseria che conosco bene e che ci è stata vicinissima in quell’anno maledetto. Il Lecce può vivere domenica, il giorno della ripartenza”.
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