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Il 2020 è appena iniziato e per il Lecce è tempo di nuove sfide in Serie A. Il decennio trascorso non è stato ricco di gioie, anche se la stagione 2010/2011, insieme alle ultime due annate, ha addolcito dieci anni difficili, nei quali i giallorossi hanno parecchio faticato a venir fuori dalle sabbie mobili della Serie C. Oggi, però, vogliamo stilare una classifica, indicandovi le 10 promesse non mantenute dal 2010 ad oggi. I nomi che vi faremo comprendono giocatori giovani che nel Salento non hanno saputo brillare come ci si aspettava, deludendo società e tifosi. 10) All’ultimo posto di questa nostra personale classifica troviamo Ransford Selasi, centrocampista ghanese, giunto a Lecce nella stagione 2017/2018, l’ultima in terza serie. Il mediano tuttofare è arrivato a Lecce per rinforzare il reparto di centrocampo, ma non ha inciso come avrebbe dovuto, anche a causa del poco minutaggio concessogli da Liverani. Adesso l’ex Pescara si allena a Vinovo ed indossa il bianconero della Juventus U23. 9)Al nono posto, invece, abbiamo deciso di collocare Carlos Embalo, giovane attaccante ex Palermo e Cosenza. Il ragazzo non ha brillato per rendimento nel Lecce targato Bollini. Seppur arrivato a Gennaio, infatti, non ha mai dato l’impressione di poter essere decisivo. In maglia giallorossa il classe ‘94 è ricordato soprattutto per il clamoroso errore nel finale di partita contro la Salernitana, quando a due passi dalla porta non è riuscito a spingere la palla in gol. 8)Più in basso nella graduatoria c’è Antonio Vutov, attaccante classe '96. Lui ha vestito giallorosso nella stagione 2016/2017 con Padalino in panchina. Nelle prime giornate ha avuto anche qualche occasione per mettersi in mostra, ma poi è scalato nelle gerarchie del tecnico foggiano, di fatto non vedendo più il terreno di gioco. Quest’anno gioca in patria con la maglia del Botev Plovdiv e dopo 13 giornate ha già siglato 2 reti nel campionato bulgaro. 7)Ivan Fatic, prodotto del vivaio dell’Inter, è stato uno degli acquisti di Gennaio della stagione 2012/2013. Il centrocampista ex Chievo avrebbe dovuto aiutare la truppa giallorossa in Serie C, ma alla fine è sceso in campo solo 6 volte tra campionato e play off, collezionando partite negative. La sua carriera, sebbene fosse partita da una Primavera importante come quella nerazzurra, è andata a rilento. Adesso il classe ’88 è svincolato ed alla ricerca di una nuova avventura. 6) C’era chi, ai tempi delle giovanili della Juventus, addirittura lo aveva paragonato ad Alex Del Piero, per il suo modo di calciare in porta, molto simile a quello del 10 bianconero. Cristian Pasquato, però, ha disatteso le grosse aspettative createsi sul suo conto ed anche a Lecce non ha saputo regalare le magie che spesso faceva vedere solo in allenamento. Con i salentini il trequartista padovano ha giocato per 11 volte in massima serie, fornendo solo 1 assist in campionato. Ora, dopo diverse esperienze anche all’estero, è tornato in Italia e calca i campi della Serie D con la maglia del AC Campodarsego. 5) Abdou Doumbia avrebbe potuto avere un passato diverso in questa terra. Le chance per cambiare il suo destino e quello del Lecce sono state tante, ma spesso sono finite fuori o sul portiere. Il rapporto conflittuale tra il giocatore franco maliano e la piazza leccese lo ha portato lontano dal Salento, sebbene le qualità c’erano e ci sono. La sua permanenza in giallorosso non è stata solo negativa. Nella prima stagione, infatti, l’attaccante esterno ha regalato sprazzi di buon calcio, dimostrandosi utile soprattutto in contropiede. A Reggio Calabria stanno continuando ad apprezzare il giocatore che conosciamo e che abbiamo visto troppo poco, capace di cambiare volto alla squadra grazie alla sua rapidità. 4)Balint Vecsei è un altro dei rimpianti che riguardano le maledette stagioni vissute in Serie C. Il centrocampista ungherese era il giocatore giusto al momento sbagliato, in un periodo nel quale non si aveva troppa pazienza per aspettare un giovane, per giunta proveniente da un calcio diverso dal nostro. La sua successiva carriera dimostra come il classe ’93 sia un profilo di livello, specie se rapportato alla qualità tecniche della terza serie italiana. Con il Lugano, Vecsei ha anche esordito in Europa League. È di qualche giorno fa la notizia del suo passaggio al Ferencváros, compagine prima in classifica nel campionato ungherese. 3)Sul podio, con la medaglia di bronzo al collo, troviamo Marco Tumminello, attaccante scuola Roma, prelevato in prestito lo scorso anno nel mercato invernale e mai davvero decisivo con la casacca giallorossa. Il giocatore veniva da un grave infortunio ed ha trovato davanti a sé un La Mantia capace di mettere in rete tutto ciò che passava dalle sue parti, forse anche per questo non è riuscito ad esprimersi ai suoi livelli. Il Lecce, in ogni caso, ha raggiunto poi il suo obbiettivo, mentre Marco adesso prova a recuperare dalla rottura del crociato, dopo un entusiasmante avvio di campionato a Pescara. 2)Tom Haye, invece, occupa il secondo posto nella classifica dei giocatori che potevano essere e non sono stati. L’olandese è stato portato a Lecce da Mauro Meluso, il quale era convinto di aver compiuto un ottimo colpo di mercato. In realtà, però, sul campo non si è avuta la stessa percezione, con il centrocampista parso troppo compassato rispetto ai ritmi forsennati del calcio italiano. La Serie B è stata un banco di prova sufficiente per decidere di rescindergli il contratto e non puntare su di lui anche in questa difficile stagione nel massimo campionato. 1) Ignacio Piatti è, senza ombra di dubbio, la più grande promessa non mantenuta dell’ultimo decennio giallorosso. Avrebbe dovuto infiammare il Via Del Mare con le sue giocate, in una terra amante dei giocatori sudamericani, ma non si è ambientato al campionato ed ha pagato lo scotto in termini di prestazioni, spesso sotto la sufficienza. Di lui i tifosi ricordano la serpentina al San Paolo contro il Napoli, nel tempio di Maradona. Piatti saltò quasi tutti e, anziché passare la sfera ad un liberissimo Ofere, provò a smarcare anche l’estremo difensore, perdendo il pallone e la fiducia della piazza. In carriera ha poi dimostrato di essere un giocatore di qualità, vincendo parecchi premi personali ed una Canadian Championship nel 2019. Questo elenco di nomi non fa altro che alimentare i rimpianti per alcuni giocatori che in giallorosso non si sono espressi come avrebbero dovuto. Lecce è la piazza ideale per giovani in rampa di lancio, affamati e vogliosi di farsi conoscere dagli addetti ai lavori, soprattutto in Serie A. Quella salentina, però, a volte è una tifoseria esigente e non sempre paziente nel capire ed aspettare ragazzi, magari promettenti ma ancora acerbi. Ci auguriamo che nel prossimo futuro si possano sbagliare meno acquisti possibili, per garantire a questa squadra ancora talenti da esaltare.
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