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Al termine di Lecce-Genoa, partita finita in pareggio per 2-2, hanno parlato in conferenza stampa i due allenatori. Di seguito il loro pensiero.

FABIO LIVERANI

Cominciano ad essere troppe le partite con rammarichi. Secca perché ci sono circostanze che faccio fatica a compredere. Prepariamo delle cose in allenamento, poi ci sono delle interruzioni mentali dei miei ragazzi, come se avessero cancellato quanto fatto in settimana. Questo mi impensierisce molto. Ero incredulo dopo il risultato del primo tempo, in cui non ricordo una parata di Gabriel. Non abbiamo la comprensione di capire i tempi della gara. Poi a match morto si gioca, si costruisce, si ha attenzione. Questo fa parte della crescita di una neopromossa, ma i punti in questo periodo storico del campionato iniziano a pesare e credo che i miei calciatori non debbano cominciare a fare regali di Natale con largo anticipo. La percezione dal campo è: male la personalità e la amministrazione della palla, poca voglia di dare soluzioni al compagno. I tre giocatori in attacco devono essere più vivi, senza vitalità diventa complicato dare soluzioni a chi ha la palla. C'è poca concentrazione a usare il corpo nella difesa della palla, cose che in serie A bisogna migliorare. Dovevamo essere noi quelli sereni dopo la superiorità numerica, sapendo di poter fare girare palla con due tocchi, portando i nostri colpitori di testa dentro l'area. Nei momenti cruciali della partita andiamo dietro agli eventi invece di essere noi a spostarli. Questo Lecce c'è, oggi è una buona classifica ma se abbiamo amarezza significa che poteva essere migliore. Non ci si può appagare, perché avremmo meritato qualcosa di più. Vorrei ritornare al campo e vedere la rabbia di chi poteva avere qualcosa di più. La grandissima prestazione di Pandev? In questo calcio più si tengono dentro al campo certi calciatori e più è uno spettacolo per chi paga il biglietto. Nella parte destra della classifica nessuno ha una punta come Pandev, per la gestione della partita che ha. Per chi vuole fare il calciatore è da guardare per imparare. Rocchi? Il suo unico errore è il recupero nel secondo tempo. Il primo gol incassato dal Lecce mi pare regolare. E'stato impeccabile. Babacar? Abbiamo fatto sia una fase di non possesso che dei flussi nel corso della settimana: forse nei primi trenta minuti qualcuno ha premuto il tasto reset. Non solo lui, nel primo tempo tutti hanno giocato male. Tachtsidis? Anche lui ha grandi qualità, ma i difetti sono sempre gli stessi. Uno come lui non può perdere tutti i duelli fisici a centrocampo. Il tridente Falco-Farias-La Mantia? Abbiamo proposto questo tridente anche a Torino. Dipende da come stanno fisicamente. Falco oggi aveva una mezz'ora nelle gambe, Farias una ventina. Adesso speriamo di averli continuativi e senza intoppi per il resto della stagione".

THIAGO MOTTA

"Nei primi 45 minuti siamo stati molto bravi, avremmo meritato anche qualcosa in più. Sono felice di quello che hanno fatto i miei calciatori, hanno lottato fino all'ultimo minuto di gioco. Da Lecce ne usciamo molto forti per affrontare la prossima gara. Ho sempre avuto risposte dai miei ragazzi, oggi ancora di più. In tutti gli episodi a sfavore della partita odierna la squadra è rimasta unita fino alla fine, anche quando eravamo in dieci abbiamo provato a vincerla. Poi in nove diventa più complicato, ma sono rimasti uniti e oggi devono uscire a testa alta. Lascio giudicare a voi gli episodi e le decisioni dell'arbitro, io giudico quello che hanno fatto i miei calciatori. Ci sono momenti della partita che dobbiamo migliorare, non possiamo prendere un gol così su calcio d'angolo, ma sono felice. L'epulsione di Agudelo? Si parla dentro lo spogliatoio di queste cose. Le assenze di Pandev e Agudelo nel derby? Questo è il mondo del calcio, ce ne saranno altri pronti per giocare al loro posto".
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