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Fabio Liverani ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della sfida del Via del Mare fra Lecce e Genoa. Questo il pensiero del tecnico giallorosso sulla squadra allenata da Thiago Motta: "Il Genoa dall'arrivo di Motta ha acquisito un'identità ben precisa, è una squadra che non butta via mai il pallone e ama giocare palla a terra. E' un avversaria da affrontare con attenzione perché ha qualità e personalità. Agudelo è un giocatore che spacca le partite e Pandev è come il vino, più invecchia più diventa determinante. Quando abbiamo giocato insieme era molto giovane, Goran mi ha sempre detto che le bastonate che gli ho dato alla Lazio negli anni trascorsi insieme gli sono servite in futuro e questo è un bel complimento. Davanti il Genoa ha sia Pinamonti che Favilli che hanno le stesse caratteristiche, sono due giovani italiani che sanno giocare a calcio. In difesa Romero è uno dei giovani difensori più promettenti del campionato. La classifica non rispecchia la qualità della rosa. Thiago Motta sta facendo un ottimo lavoro, probabilmente gli è mancato qualche risultato. Il calcio è fatto di episodi e in questo momento per loro sono stati negativi". Per Liverani sarà un ritorno al passato, con la squadra nella quale ha esordito da allenatore nel calcio professionistico: "A Genova ho lavorato per due anni nel settore giovanile, è stato anche l’inizio del mio percorso da allenatore ed è un periodo che ricordo con piacere a prescindere da come è andata a finire. Lì ho imparato tante cose, mi è dispiaciuto l’esonero dopo sei partite ma è una cosa che ho messo in preventivo quando ho deciso di fare questa professione. Preziosi? Con lui ho un buon rapporto, l’ambiente intorno alla squadra però porta ad essere poco pazienti". Liverani si concentra poi sullo stato di forma del suo Lecce, reduce dalla debacle in Coppa Italia contro la SPAL: "La sconfitta di mercoledì non è stata solo una bocciatura delle seconde linee, con l’atteggiamento visto nel primo tempo l’avremmo persa anche con altri interpreti. La vittoria di Firenze ha fatto staccare la spina un po’ a tutti. I giocatori devono capire che non abbiamo la possibilità di abbassare la percentuale di attenzione in nessuna partita in questa categoria. La sconfitta ci ha dato una bella sveglia, credo sia stata opportuna, vedremo domani se è stata recepita dal gruppo". Il tecnico romano dovrà valutare nelle ultime l'ore l'undici titolare da schierare contro il grifone: "Con il Genoa è una partita vitale, vogliamo giocarcela come abbiamo fatto finora con tutti. La difesa a tre per noi può essere una possibilità. I ballottaggi sono Riccardi/Dell’Orco, Farias/Babacar e Majer/Tabanelli. Benzar è indisponibile, dopo Ferrara ha preso una botta e non si è allenato con la squadra. Farias e Falco non hanno i novanta minuti nelle gambe, schierarli per una partita intera sarebbe un rischio molto alto. Lapadula stava attraversando un periodo importante dal punto di vista fisico e mentale, è un peccato non averlo ma per Brescia potremo contare su un giocatore con più rabbia in corpo. Non essere ancora riusciti a vincere in casa non mi pesa, è importante rincorrere la vittoria a prescindere dal campo, meno la vittoria in casa sarà un tarlo più in fretta arriverà. Una vittoria domani non sarebbe definitiva per il nostro percorso, sarebbe solo un vantaggio psicologico. È uno scontro diretto, se riesci a vincere hai dato un bel colpo all’avversario, se pareggi cambia poco, se perdi hai ridato vitalità ad una squadra che torna a vedere la luce".
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