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Al termine della partita Brescia-Lecce, finita con il risultato netto di 3-0 in favore delle Rondinelle, c'è stato il collegamento dallo Stadio Rigamonti con lo studio di Sky Sport. Si presenta ai microfoni Eugenio Corini che è il primo ad essere intervistato: "Penso che abbiamo fatto anche altre partite di grandi qualità. Oggi siamo stati bravi perché penalizzati dall'uscita di Emanuele Ndoj, è stato bravo Romulo ad adattarsi nel ruolo di interno, Spalek è entrato molto bene. Abbiamo lavorato e condiviso la fatica e la voglia di giocare a calcio perché abbiamo sviluppato secondo me ottime trame di gioco, siamo stati incisivi e abbiamo finalizzato nella maniera giusta anche se secondo me potevamo farlo ancora meglio. Dunque è una vittoria meritata che ci dà ulteriore consapevolezza in questa lotta per la salvezza che sarà dura fino al termine del campionato". Sui cori dei tifosi a suo favore: "Fanno piacere ma noi bresciani siamo molto riservati, a volte l'affetto si misura anche in altre cose. A volte mi imbarazzano sono fonte di sostegno. Voglio dire che vorrei che spingessero sempre la nostra squadra perché sono loro i nostri eroi e sono quelli che ci porteranno a raggiungere un obiettivo straordinario. Per chi tifa Brescia. Consolidare la Serie A è un obiettivo difficilissimo ma anche di straordinaria importanza. Se stiamo insieme, se siamo uniti, possiamo fare qualcosa di impensabile. Oggi ci siamo ri-iscritti a questa corsa". Sul rinnovo del contratto: "E' stata una sorpresa, per me allenare il Brescia è una grande soddisfazione. Lavoriamo insieme e poi vediamo". Costacurta gli chiede come ha vissuto il ritorno: "Non è stata una vacanza, è una scelta che ho sofferto molto. Ho cercato di dedicarmi alla famiglia ma come ho detto alla conferenza stampa di ritorno ho detto che non vedevo le partite in diretta ma le vedevo in differita. Ero curioso di vedere i ragazzi come stavano". Da studio gli chiedono perché è stato esonerato: "C'è stato un corto circuito tra me ed il presidente, non c'era comunicazione. Ci sono state difficoltà e non c'è stata la volontà di soffrire insieme. In mia assenza mi sono preparato per farmi trovare pronto nell'eventualità mi avesse richiamato".  
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