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Questa mattina, mi son svegliato (lo so, vi vien voglia di cantare Bella Ciao)... Dicevo. Questa mattina, mi son svegliato contento. Perché poi alla fine anche se il bicchiere è mezzo vuoto è sufficiente godersi pienamente il contenuto. E il contenuto dice che questa è una squadra in crescita. Nettamente. Tre risultati utili consecutivi, tre pareggi contro Milan, Juventus e Sampdoria. Tre squadre difficili per blasone, uomini, ambiente, circostanze e classifica. Una squadra in crescita che fa ben sperare e si, ti fa sorseggiare il contenuto di quel bicchiere. Ma ora Ciancio alle bande e via con gli elementi più significativi della partita.

UNO. BONAZZOLI.

Cercato per un intero mercato estivo. Lo vedi giocare e capisci perché. Palla al piede diventa imprendibile, sembra quasi il primo Marilungo. Peccato che sia finito alla Samp, uno come lui avrebbe fatto bene in una squadra come il Lecce.

DUE. RANIERI.

Francamente, dopo aver vinto la Premier con il Leicester City mi sarei ritirato da mito. Non ci sarebbero stati Guardioli, Murigni o Ancelotti (è già plurale!) che avrebbero potuto mai superare l'epicità di questa figura. Ed invece ha voluto proseguire accettando persino l'incarico a Genova con una squadra allo sbando ed una Proprietà in uscita. Mah!

TRE. LA SAMPDORIA.

Ce la sta mettendo tutta. Anche il cambio in panchina va in quella direzione. Persino gli ultimi tre risultati - due punti in tre partite, giocate contro Roma, Bologna e Lecce - fanno capire che effettivamente i blucerchiati stanno facendo di tutto per retrocedere.

QUATTRO. IL VAR.

Croce e delizia del campionato di Serie A. Il Var concede, il var toglie. A volte gira bene a volte meno. Ieri l'arbitro aveva visto un rigore ed espulsione per i giallorossi, poi richiamato dalla sala var si è dovuto ricredere nettamente. Il problema è che poi ha innescato quella serie di eventi che hanno portato all'espulsione di Tachtsidis.

CINQUE. TACHTSIDIS.

Lui prova a nascondersi mettendo sulla maglia Panagiotis ma quando va a protestare con l'arbitro ci accorgiamo che è sempre lui. Il giallo più inutile della storia: se la decisione è presa al VAR non ha senso protestare, non credi? Anzi, giallo utilissimo visto che poi è servito per l'espulsione.

SEI. TABANELLI E GABRIEL.

Accomunati dal senso di onnipotenza in campo. Uno riesce ad essere un centrocampista completo, moderno, dinamico, l'altro un gatto tra i pali. Due calciatori fondamentali per questo Lecce. Entrambi criticati al loro arrivo ed entrambi hanno lavorato sodo per arrivare ad essere indispensabili ed idolatrati dai propri tifosi.

SETTE. LIVERANI. 

Una gara preparata in maniera perfetta. E questa volta siamo a due consecutive. Non ci sono sbavature, non ci sono dubbi. L'unica cosa che ancora non riesce a prevedere sono i colpi di testa dei propri calciatori che lasciano in inferiorità numerica la squadra. Ci sta lavorando.

OTTO. IN RIPRESA.

Lapadula, Shakhov e Dell'Orco non sono più oggetti misteriosi. Ieri hanno fatto vedere di essere stati assenti, si, ma in modalità apprendimento. Hanno giocato una gara attenta, carica di foga e voglia di far bene. Ci sono riusciti, il Lecce potrà contare anche su di loro.  
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