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Il Lecce si ritrova al “Via Del Mare” per la sfida amichevole contro il Cosenza. Liverani vuole provare alcuni uomini, cambiando le carte in tavola in vista della importante gara contro il Torino. Il modulo è il solito 4312 tanto caro al mister ex Ternana. In porta c’è Vigorito; il quartetto difensivo è composto da Vera,  Lucioni, Riccardi e Rispoli; il centrocampo è formato da Shakhov, Petriccione e Tabanelli; alle spalle del duo d’attacco Farias – Babacar, ha licenza di agire Mancosu. Anche gli ospiti hanno intenzioni di provare alcuni schemi e si sono presentati nel Salento con una formazione spregiudicata. Il Lecce parte forte e dopo cinque minuti crea già la prima occasione da rete, grazie ad una conclusione di Mancosu. Dall’altra parte Lazaar colpisce la base della traversa, con una conclusione violentissima dal limite dell’area. Mancosu e Babacar confezionano una fantastica azione, ma Tabanelli spreca tutto tirando addosso a Farias. La squadra di Braglia è viva e crea gioco, soprattutto con le sgroppate di Pierini e Machach. La partita non decolla. I giallorossi non trovano spazi ed è il Cosenza ad avere le migliori opportunità per andare in rete. Al 35esimo minuto Marco Mancosu inventa per Farias, che però non è abile nel trovare lo specchio della porta. Il capitano dei salentini pare il più ispirato dei suoi. Babacar ruba il pallone a Idda ma spreca incredibilmente davanti a Perina. Qualche minuto dopo ancora Farias va vicinissimo alla prima marcatura del match. Ad un minuto dalla fine del primo tempo, Babacar si sblocca e con un preciso colpo di testa manda in vantaggio i salentini. La ripresa riparte con un cambio nelle fila del Lecce, con La Mantia che rileva Babacar. Braglia ha inserito Kanoute, Kone, Carretta, Trovato, Bittante e Broh, rivoluzionando mezza squadra. Il Cosenza trova la rete del pareggio all’ottavo minuto del secondo tempo, con una precisa realizzazione di Trovato. Lucioni ha sulla testa la palla del vantaggio ma non inquadra lo specchio della porta. Calderoni e Pierno, intanto, entrano in campo al posto di Shakhov e Rispoli. Farias prende in mano la squadra e dai suoi piedi nasce un’azione ben congegnata. La Mantia, però, non riesce a mandare in rete un perfetto assist di Vera. Imbula e Ortisei prendono il posto di Petriccione e Farias. Kone, dall’altra parte, supera in velocità mezza difesa giallorossa, calciando in porta e trovando l’opposizione di un super Vigorito. Bleve e Tarantino rilevano Vigorito e Vera. La Mantia combatte ma non è servito a dovere dai suoi stanchi compagni di squadra. Imbula lascia dopo pochi minuti il campo, probabilmente ha sentito un fastidio di natura muscolare. Mancosu, nel finale di gara, trova la rete del due a uno. Il capitano ha calciato in maniera chirurgica all’angolino. Dopo due soli minuti di recupero, il direttore di gara decreta la fine del match, una partita utile a mettere minuti nelle gambe e provare nuove idee di gioco.
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