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Il collega Raffaele Campo ha intervistato per il quotidiano online EuropaCalcio l'intermediario Francesco Miniero, colui che si è occupato del passaggio al Lecce di Giannelli Imbula dallo Stoke City.

Come è nata e come si è sviluppata la trattativa?

La trattativa è nata all’incirca un mese e mezzo fa, quando ho proposto il giocatore al Lecce e ad altri club, ma la dirigenza salentina mi ha subito fatto intendere di essere interessata, però bisognava capire se l’operazione era fattibile economicamente. A sorpresa mi hanno telefonato nelle scorse settimane dicendomi: “Francesco, vorremmo provare a prendere Imbula”. Così io mi sono attivato in automatico per mandare in porto questa operazione: domenica scorsa ci siamo incontrati a Parigi con il ragazzo e il direttore sportivo Meluso, poi è scesa la famiglia di Imbula a Milano per parlare con lo stesso diesse, dopodiché abbiamo trovato l’accordo“.

Oltre al Lecce, c’erano altre squadre italiane interessate ad Imbula?

No, di italiane nessun’altra. Di club esteri invece non lo so perché io ho fatto da intermediario solo per l’Italia“.

Quali sono le aspettative del giocatore con la maglia giallorossa?

E’ un ragazzo che fino a tre anni fa era considerato un top player a livello europeo. Deve rimettersi in gioco e credo che a Lecce abbia una importante possibilità, in quanto sarà un uomo chiave nello scacchiere di Liverani. Se farà bene, si tratterebbe di un importante salto in avanti. E preciso che è stato preso per fare la mezzala, fermo restando che è perfettamente in grado di giocare anche da mediano“.
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