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Gabriel 5,5: alcune buone uscite, sanguinoso però l’errore che dà strada libera a Lukaku per il 3-0. Rispoli 5,5: soffre molto le discese sulla fascia di Asamoah, con coraggio si spinge spesso anche in avanti, ma è poco preciso nei cross. >>> Benzar s.v. Lucioni 6: buone diagonali e buoni anticipi, fa quel che può dietro per arginare gli attacchi dell’Inter. Rossettini 6: regge nel complesso l’urto con le punte avversarie, si fa sfuggire in qualche occasione Lukaku. Calderoni 6: inizia contratto, si scioglie col passare dei minuti. La solita corsa lungo la fascia, ma davanti ha un cliente scomodo come Candreva che talvolta lo mette in difficoltà. Petriccione 6: non parte benissimo, migliora nel corso della partita e dimostra una buona personalità nella gestione del pallone in mezzo al campo. >>> Mancosu 6: uno scorcio di partita per lui che si dà da fare in mezzo al campo e cerca la via della rete con un tiro dalla distanza. Tachtsidis 6: metronomo in mezzo al campo, mette la personalità al servizio della squadra, tocca tanti palloni e prova imbucate molto interessanti. Conferma di essere un elemento indispensabile. Majer 6: fa un buon filtro in mezzo al campo, sbaglia qualche appoggio di troppo. Falco 7: stella assoluta della serata giallorossa, la difesa dell’Inter non lo tiene mai e mette in seria difficoltà Skriniar, uno dei migliori della Serie A nell'uno contro uno. Regala spettacolo, avrebbe meritato il gol. La Mantia 6: il solito lavoro sporco, gioca da finto esterno d’attacco ma non fa mai mancare il suo supporto in area. Fa a sportellate anche lontano dalla porta. >>> Farias 5: gioca pochi palloni, poi si fa espellere per un'ingenuità che era lecito non aspettarsi da un elemento con la sua esperienza. Lapadula 6,5: generoso, ringhia sugli avversari, scappa negli spazi, un moto perpetuo che fa sentire la sua presenza anche in area. Liverani 6: il divario tecnico con l'Inter è evidente ma la partita in fin dei conti viene decisa dagli episodi (tre tiri da fuori area e un errore del portiere). Del 4-0 di San Siro restano però una prova di grande personalità in alcuni scorci del match contro una candidata allo scudetto e alcuni spunti interessanti in vista di un campionato che si preannuncia difficile ma nel quale il Lecce può dire la sua, ripartendo dalle sue certezze.
Ciro e Michele, eroi senza tempo
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