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Filippo Falco ha parlato in conferenza stampa all’Acaya Golf Club, nella settimana che porta al primo impegno del Lecce in Serie A contro l’Inter a San Siro. Queste le dichiarazioni dell’attaccante giallorosso: “Quattro anni fa ho esordito in A, è stato il coronamento di un sogno. La Serie A di quest’anno sarà speciale perché giocherò con la maglia della squadra con cui sono cresciuto. Il numero 10 è importante, voglio onorarlo al meglio. L’anno scorso è stato indimenticabile, adesso so che devo lavorare più duramente per impormi in questo campionato e ce la metterò tutta. Del mio primo anno in A ricordo l’esordio allo Juventus Stadium, mi tremavano le gambe è stata l’esperienza più bella di quella stagione. Lunedì per me sarà la prima in assoluto a San Siro, sarà emozionante ma arriverò consapevole dei miei mezzi. I miei compagni d’attacco sono bravi ragazzi, si sono inseriti alla grande nel gruppo. Con la Salernitana abbiamo fatto una grande prestazione, il campionato però sarà completamente diverso. L’Inter ci concederà poco, dovremo andare lì con personalità e sfruttare qualsiasi spiraglio che ci verrà concesso. Lapadula? È molto generoso, attacca la profondità e può aprirmi spazi fra le linee, insieme ci completiamo, anche in allenamento lavoriamo molto insieme. La filosofia di gioco è sempre la stessa, anche il mio modo di giocare non è cambiato. Abbiamo lavorato anche su altri moduli ma la filosofia non cambia. Il rinnovo? L’accordo l’avevamo trovato già a maggio, sono contento di continuare a far parte di questa famiglia. Lasciare un segno qui a Lecce in Serie A per me sarebbe il massimo. Giocare con tre attaccanti? Lo spirito di sacrificio fa la differenza, se ci sarà spirito di sacrificio da parte nostra allora potremo giocare anche con tre punte. L’Inter è una corazzata, ha un allenatore molto preparato, ho visto qualche amichevole e mi sono sembrati molto preparati. Io mi sento bene e pronto per giocare. Non mi pongo obiettivi personali, penso partita dopo partita. Gli obiettivi di squadra vengono prima di quelli dei singoli”.
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