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Pochi minuti fa si è conclusa la terza ed ultima tappa della pedalata benefica di Fabio Lucioni. Il difensore giallorosso ha mantenuto la promessa e sostenuto la ricerca, pedalando in favore di Aisla Onlus per la lotta contro la Sla. Al suo arrivo a Benevento è stato contestato da qualche tifoso sannita, indispettito dalla presenza del forte centrale di difesa. “Lo zio” ha ignorato le critiche e scattato le foto di rito. Alla fine della tappa ha parlato ai microfoni di una tv locale. Queste le sue parole quando gli è stata chiesta una considerazione sulla corsa che ha tenuto: “E’ stata una corsa nata per gioco ma è finita benissimo. C’è una raccolta fondi che sarà devoluta all’associazione che già fa tanto per il territorio. Con questa pedalata abbiamo cercato di ottenere il più possibile affinché tutti i pazienti possano ricevere le attenzioni che fino ad oggi non sono state date. La posizione dei tifosi del Benevento adesso non mi interessa. Sono qui per una iniziativa benefica e non voglio mischiare le due cose. Ci sarà tempo, se loro vorranno, per chiarirsi. Io so come è andata e la società pure e quindi sono con la coscienza a posto. Mia moglie ha avuto un ruolo importante. Abbiamo iniziato tutto due anni fa, sempre con la stessa associazione, mettendo all’asta la mia fascia di capitano. Oggi abbiamo fatto questa pedalata ma non avevamo intenzione di sfottere nessuno. Benevento è diventata la mia casa ed era il punto di arrivo per comodità e non per altre ragioni.”
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