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Le accuse contro il Palermo sono pesanti, meccanismi finanziari finalizzati ad aggirare le norme previste dalla Covisoc in maniera tale che il club rientrasse nei paletti richiesti dall’organo di controllo per presentare l’iscrizione al campionato. Tre anni di finanza molto creativa, dal 2014 al 2017; tre bilanci gonfiati con crediti di milioni di euro «inesistenti»; tre iscrizioni ai campionati (due di A, uno di B) indebitamente ottenute, col risultato di falsare la competizione Nella migliore delle ipotesi, infatti, la Procura federale chiederà ai giudici di 1° grado la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza (quindi Serie C); nella peggiore l’esclusione dal campionato (con conseguente assegnazione del Consiglio federale ad una categoria minore)“. La data dell’udienza potrebbe essere quella del 10 maggio, con l’eventuale appello dopo altri 20 giorni. Nonostante ciò il club di viale del Fante fa sapere, attraverso un comunicato, che il tutto era un «atto dovuto». Intanto il passaggio di quote alla società italiana Arkus Network dovrebbe quindi avvenire nella giornata del 2 maggio, alla vigilia dell’udienza al Tribunale Civile dell’altro procedimento richiesto dalla Figc per irregolarità gestionali degli amministratori del club per i quali si chiede la revoca con il rischio all’orizzonte del commissariamento.
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