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Il presidente del Venezia Joe Tacopina, secondo quanto riferisce il New York Post, è stato fermato giovedì pomeriggio all’aeroporto JFK per aver tentato di superare i controlli di sicurezza con un tirapugni. Al Post Tacopina ha poi dichiarato successivamente che si trattava di un “fermacarte”. Tacopina, 51 anni, è stato sottoposto a stato di fermo dal personale della Transportation Security Administration poco prima delle 17all’aeroporto internazionale John F. Kennedy con l’accusa di “possesso d’arma” con nocche metalliche all’interno di un bagaglio a mano mentre cercava di superare un checkpoint di sicurezza. La polizia delle autorità portuali e le portavoce della TSA hanno confermato in un secondo momento la notizia: “Il suo bagaglio a mano – spiega la portavoce della TSA Lisa Farbstein – è stato segnalato dopo uno screening da parte dell’ufficiale della TSA che stava utilizzando la macchina a raggi X alla ricerca di eventuali oggetti contundenti”. Tacopina, dopo essere stato fermato, è stato successivamente rilasciato e ha potuto imbarcarsi regolarmente alle 20.50 per l’Italia, come previsto dal suo piano di viaggio: “Era un fermacarte che avevo da quindici anni – ha spiegato il presidente del Venezia – è troppo grande per essere inserito nel bagaglio a mano. E’ stato messo nella mia valigia a mia insaputa”. Il Venezia ha poi successivamente precisato che “in merito a quanto riportato dalla testata web trivenetogoal.it si precisa che  il presidente Joe Tacopina non è stato arrestato all’aeroporto Internazionale JFK di New York ma che è semplicemente stato fermato per un controllo in quanto nel suo bagaglio a mano era rimasto un vecchio fermacarte di metallo che aveva da 15 anni e che non poteva viaggiare in cabina. Successivamente al controllo, il presidente Tacopina ha potuto prendere il volo che l’ha portato regolarmente in Italia ieri mattina come da programma”.

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