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di Domenico Aprile Ogni tanto la deformazione professionale mi fa pensare che, nei numeri, ci siano molte riposte. Anche in questo caso, dopo la batosta col Cittadella, ci sono cascato di nuovo. Il calcio è una non-scienza finché si discute di opinioni (la formazione migliore; il giocatore più o meno in forma da schierare; la campagna acquisti più o meno sbagliata); e, in tale non-scienza, chi ha i risultati dalla sua ha sempre ragione. Quindi, in premessa, stiamo parlando di una squadra neopromossa, completamente rifatta in estate e, in parte, a gennaio e di un allenatore che ci ha portati fuori da quell’inferno della Serie C. Tutto ciò premesso, però, vorrei riflettere su un dato: quanto è forte il Lecce negli scontri diretti? Lo scorso anno, quando battagliavamo con Trapani e Catania, l’unica volta che abbiamo vinto è stato Lecce-Trapani (2-1) del 2 settembre 2017. E, in panchina, c’era Mister Robertino Rizzo. Che, a dire il vero, era in panchina anche la partita successiva, quando il Catania ci suonò per bene (0-3) determinando l’esonero di Rizzo stesso. Con Liverani, lo scorso anno non abbiamo vinto né contro il Trapani (eravamo in vantaggio) né contro il Catania (San Di Piazza…). E, ahinoi, questa incapacità di battere le “grandi” negli scontri diretti ce la stiamo trascinando anche quest’anno. Partiamo dalla classifica con le prime 8 squadre. Balza subito all’occhio il dato dei goal fatti-subiti: a parte il Brescia (e Donnarumma), segniamo più di tutti ma, ahinoi, incassiamo più di tutti. Non sarebbe un male, in assoluto, visto che il Brescia di goal ne ha incassati (appena) uno meno di noi (31 vs 32). E, allora, vuol dire che il problema sta altrove. Mi son divertito a creare una classifica avulsa delle prime 8 che, al momento risulta essere questa: Notate niente? Siamo ULTIMI. Si, insieme al Benevento. I due grafici rendono meglio l’idea, forse: Abbiamo battuto solo il Verona che, ironia della sorte, sembra essere la squadra più forte, in termini di punti a partita, in questa classifica avulsa. Per il resto, abbiamo perso con Brescia, Palermo e Pescara, rischiato grosso contro lo Spezia, impattato in casa col Cittadella (che ci ha appena inflitto una cocente sconfitta) e fatto a sportellate col Benevento, facendoci sempre rimontare. Ora, considerato che avremo più gare in casa che fuori e che, di queste 7 squadre, dovremo affrontarne ben 5 (Verona a partire da martedì, poi Palermo, Pescara, Brescia e Spezia), di cui ben 4 al via del Mare (tutte tranne il Palermo), occorre invertire la rotta. Anche perché, se resterà questa idiosincrasia verso gli scontri diretti, riuscire ad andare in A con i play off risulterà una chimera.
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