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Il mercato di Gennaio risulta essere lungo e faticoso per agenti, dirigenti e addetti ai lavori, pronti sempre a fiutare affari e notizie. La sessione di calciomercato invernale è stata introdotta nell’anno 1995, prima del quale era possibile solo operare transazioni nel mese di Ottobre, oltre al solito mercato estivo. L’unica eccezione è stata la stagione 2000/2001, iniziata ad Ottobre per via delle Olimpiadi di Sidney, la quale prevedeva il mercato aperto dal 1 Luglio 2000 al 31 Gennaio 2001, praticamente infinito per chi, come i tifosi del Lecce, ha il terrore di perdere pezzi pregiati della rosa. La società salentina, in effetti, ha già agito, acquisendo le prestazioni sportive di Tachtsidis e cedendo quelle di Chiricò (a titolo definitivo)Tsonev e Morelli (in prestito) rispettivamente a Monza, Viterbese e Sanremese. Oggi, però, vi vogliamo parlare solo delle cessioni effettuate nei mesi di Gennaio dalle varie dirigenze succedutesi a capo dell’U.S. Lecce. In molte occasioni, infatti, i tifosi salentini hanno dovuto salutare ottimi giocatori a stagione in corso, abbandonando cosi i sogni cullati nella prima parte di campionato. Paradigmatica, in tal senso, risulta essere la cessione di Valeri Bojinov alla Fiorentina, mal digerita da tutta la tifoseria giallorossa. Quel Lecce, ed in particolare l’attaccante bulgaro, segnavano a raffica. Il trasferimento del bomber autore già di 14 goal tra campionato e Coppa Italia, venne visto come mancanza di ambizione e voglia di arrivare ancora più in alto. Un'altra eccellente cessione del calciomercato invernale fu, senza dubbio, quella di Souleymane Diamoutene, difensore maliano, ceduto in prestito alla Roma il 31 Gennaio 2009. Il classe '83 non riuscì a sfruttare pienamente l’esperienza capitolina (fu chiamato in causa solo 4 volte) anche se è assolutamente da ricordare il suo esordio in Champions League contro l’Arsenal di Wenger. I trasferimenti di Mesbah ed Olivera, nella stagione 2011/2012, indebolirono di molto la compagine salentina, che mancò di poco, nonostante la grande cavalcata intrapresa con Serse Cosmi, una salvezza che avrebbe avuto dell’incredibile. Nel recente passato della Lega Pro, invece, non ci sono state cessioni rilevanti nel primo mese dell’anno, segno questa della necessità di non privarsi durante la stagione dei giocatori migliori. Due stagioni fa la partenza di Contessa, arrivato solo qualche mese prima alla corte di Padalino, lasciò tutti basiti, soprattutto perché poi nel suo ruolo fu acquistato Agostinone, terzino con una propensione ad offendere decisamente inferiore dell’attuale difensore del Padova. Lo scorso anno, infine, lo scambio Drudi – Legittimo non spostò di tanto gli equilibri difensivi giallorossi, garantendo copertura e qualità alla retroguardia salentina. Vedendo i movimenti di mercato attuati dal Lecce negli ultimi 15 anni salta all’occhio un dato rilevante: i giallorossi quando hanno avuto la possibilità di vendere lo hanno fatto, senza porsi problemi di classifica. La nuova dirigenza, quantomeno in questo primo scorcio di sessione invernale, sta dimostrando esattamente il contrario, provando a blindare i leader indiscussi della squadra. Le offerte non mancano e, siamo certi, ne arriveranno altre e magari più corpose. Toccherà a Meluso respingere gli attacchi esterni per garantire a Liverani una squadra forte e compatta, come prima della sosta. Se si vuole puntare in alto bisogna avere in squadra giocatori forti, il Lecce li ha e non deve perderli.
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